La
Riforma negli Istituti Tecnici e Professionali
Attualmente
l’istruzione tecnica in Italia č suddivisa in 39 indirizzi e
quella professionale in 27 indirizzi. I nuovi istituti
tecnici avranno invece 11 indirizzi suddivisi in due
settori: Economico e Tecnologico. Del primo faranno parte 9
indirizzi (meccanica, meccatronica ed energia; trasporti e
logistica; elettronica ed elettrotecnica; informatica e
telecomunicazioni; grafica e comunicazione; chimica,
materiali e biotecnologie; sistema moda; agraria e
agroindustria; costruzioni, ambiente e territorio) del
secondo due : amministrativo, finanza e marketing e turismo.
Anche gli
indirizzi dell’istruzione professionale vengono decimati,
passando a 6. Nel settore dei Servizi troveremo 5 indirizzi
(servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale; servizi per
la manutenzione e l’assistenza tecnica; servizi
socio-sanitari; servizi per l’enogastronomia e l’ospitalitą
alberghiera; servizi commerciali) e nel settore industria e
artigianato ritroveremo l’indirizzo delle Produzioni
artigianali e industriali. Per tutti gli indirizzi l’orario
settimanale passa a 32 ore. Ed č su questo che si rivolgono
le critiche dei sindacati. In parecchi indirizzi le ore di
lezione sono anche 36 mentre negli istituti professionali si
arriva a 40.
Le 1.056
ore annuali (pari a 32 a settimana) saranno suddivise in
insegnamenti generali per tutti gli indirizzi e insegnamenti
obbligatori, che variano da indirizzo a indirizzo. Su
quest’ultima quota, che si incrementa andando verso l’ultimo
anno del corso, “possono essere utilizzati spazi di
flessibilitą” crescenti per adattare il curriculum “alla
peculiaritą del territorio”. Lo studio delle lingue
straniere verrą potenziato e all’ultimo anno č previsto
l’insegnamento di una materia in Inglese. Gli istituti
professionali, con quote orarie diverse, funzioneranno in
modo simile.
L’organizzazione scolastica verrą inoltre modificata
profondamente. I collegi dei docenti potranno articolarsi
in Dipartimenti “per un aggiornamento costante dei percorsi
di studio, soprattutto nelle aree di indirizzo”. Verrą
istituito “un Comitato tecnico-scientifico, con composizione
paritetica di docenti ed esperti” del mondo del lavoro,
delle professioni e della ricerca e per “migliorare
l’organizzazione la funzionalitą dei laboratori e la loro
sicurezza” ci sarą un Ufficio tecnico. Le scuole potranno
nominare esperti esterni con contratti d’opera, mentre le
innovazioni introdotte verranno monitorate e valutate
annualmente.
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