Come
dovrebbe essere la vita politica e sociale
ideale? Una domanda del genere, posta agli
adulti, susciterebbe non poche esitazioni…
La
nostra quasi diciottenne Francesca Acanfora,
invece, è riuscita a dare e a darsi una
risposta.
Lo
ha fatto in Rêveries, il romanzo grazie al quale
ha firmato il primo contratto della sua vita,
dopo essere stata premiata dalla giuria dei
vincitori della competizione letteraria Romanzi
digitali, promossa dalla casa editrice
Ateneapoli insieme con il MIUR della Regione
Campania ed il Polo Qualità di Napoli. Ed il suo
lavoro ha riscosso un tale successo che, in
aggiunta alla pubblicazione, a Francesca è stata
preannunciata l’adozione del romanzo come testo
di narrativa per le scuole secondarie di primo
grado ed il primo biennio del liceo.
Un
concorso che ha appassionato un gran numero di
studenti, molti del nostro istituto, i quali,
quasi per magia, hanno tirato fuori il romanzo
dal cassetto e si sono cimentati nell’impresa,
sognando di veder pubblicati, in formato
digitale (e-book) o cartaceo, i propri scritti
inediti e originali, la propria raccolta di
racconti, il proprio romanzo o saggio.
Abbiamo chiesto a Francesca di parlarci un po’
del suo Rêveries:
«Il mio lavoro, come dice il titolo, è una
raccolta di mie "fantasticherie" su come
dovrebbe essere la vita politica e sociale
ideale. Ho preferito intavolare un discorso
generale, evitando, ad esempio, di dare un nome
al mondo immaginario che descrivo. Tuttavia il
mio appello è rivolto in particolar modo agli
Italiani, per questo ho dato un nome italiano al
protagonista Pietro. Egli è un eroe dal cuore
purissimo, dagli alti valori, una perla
rarissima sulla Terra del futuro, interamente
corrotta e dominata da una terrificante
dittatura, dittatura tra l'altro colpevole di
aver sterminato la famiglia del protagonista
durante la guerra civile. Il governo, che cerca
disperatamente nuove risorse (sulla Terra sono
state esaurite), invia l'astronauta nello
spazio, anzi, in un mondo di antimateria,
sebbene ciò sia rischiosissimo. Lì Pietro,
accompagnato da un ragazzo del posto, Sophos,
trova un mondo perfetto, che non conosce guerra,
corruzione, ingiustizia. E questo perché lì il
sistema scolastico è capace di formare giovani
che credono e applicano la legalità; perché lì,
se anche esistesse un "cattivo", verrebbe
immediatamente punito e rieducato; perché lì la
giustizia funziona.
Infine Pietro in quel mondo troverà l'amore, Mor,
una fanciulla bellissima e di buon cuore,
un'eroina pronta ad accettare e vivere l'amore
di un morituro; ella è ignara dell'amore
silenzioso e fedele dell'amico Sophos, che tace
il suo dolore. Nemmeno l'amore riuscirà a
trattenere Pietro dal partire: deve rivelare al
suo mondo ciò che ha visto, provare a cambiarlo.
La fine però non vorrei svelarla!! »
Per chi conosce la penna di Francesca, Rêveries
è un’altra splendida prova di estro letterario e
cura quasi scientifica del dettaglio, una
scrittura che sa librarsi leggera nell’aria, pur
restando sempre solidamente ancorata a terra.
E
chissà se, nell’immaginare quel sistema
scolastico capace di formare i giovani che
credono nella legalità, Francesca non si sia
lasciata un po’ ispirare dal medesimo costante
anelito di quanti operano con instancabile
tenacia al continuo miglioramento del Telesi@.
Del resto, come sostiene la Dirigente Domenica
Di Sorbo, a noialtri educatori spetta il compito
di allenare con perseveranza le teste dei
ragazzi, perché siano teste ben fatte, in grado
di cogliere opportunità dal profilo sempre più
alto.
«La bravura ripaga - ha ricordato la preside in
occasione di questo importante riconoscimento –
e le competenze sono un investimento senza pari
perché consentono di veder coronati i sogni a
costo zero! Francesca Acanfora ne è uno
splendido esempio!»
E
del successo di Francesca gioiamo in coro,
perché ci sentiamo parte di una squadra che sa
fare il tifo per tutti i suoi atleti! |