09 giugno 2013

 

Cittadini italiani – cittadini europei

Viaggio nella memoria storica attraverso il calendario delle ricorrenze civili

di Amedeo Votto

L’incontro tenutosi nella sala Telesi@ presso il polo Tecnologico, coordinato dalla prof.ssa Antonietta Rivellini, e coadiuvato dalla Dirigente scolastica, la prof.ssa Domenica Di Sorbo, dal titolo “Viaggio nella memoria storica attraverso il calendario delle ricorrenze civili”, ha trovato ampia partecipazione di noi studenti in una tavola rotonda davvero emozionante, allietata dai violinisti Nella Nero ed Emanuele Procaccini.

 

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Dopo il successo degli incontri precedenti, era doveroso un prosieguo nella stessa direzione. Stessa tematica, stessi ospiti. Eppure qualcosa doveva essere cambiato. Anzi, era cambiato. I viandanti non erano più gli stessi: in un passaggio di testimone, la gioia della partenza e la gioia del ritorno aveva cambiato anche noi. Perché non è mai l’inizio o la fine, ma l’attesa. L’attesa aveva lasciato tempo e spazio per riflettere: perché il viaggio è nella testa. Il viaggio non ha mai fine. Non si sa se quando usciamo di casa, poi si ritorna. Nella nostra memoria, nella memoria di tutti succede la stessa cosa. Ma cerchiamo sempre un filo conduttore, che ci tenga ben saldi al punto di partenza. Qualsiasi esso sia. Perché il viaggio è circolare. E il viaggiatore si perde nelle intricate trame di quel tessuto, ogni volta con percorsi diversi, a tinte fitte e irregolari. O tenui e lineari. Sullo sfondo le vite di uomini che ne hanno fatte altre, in un circolo che ritorna sempre. Come sfogliare un calendario. Ogni anno ve n’è uno nuovo, ma si inizia sempre da dove si finisce. Ecco, questa è la Storia.

E questa è anche la storia che abbiamo voluto raccontare, un’eredità che intendiamo lasciare a coloro che verranno, a chiunque intenda fare un viaggio virtuale nel passato o nel presente; affinché anche il nostro viaggio sia eterno: un piccolo vademecum, simile ad un prontuario, semplice, sintetico, efficiente ed efficace, un compendio di storie che ci hanno portato ad essere quello che siamo. E nella memoria, di nuovo, cerchiamo di tenerne vivo il ricordo. Non più per una ricezione passiva, ma per un’interazione e partecipazione diretta e per rendere davvero concreta la possibilità di costruire una cittadinanza attiva e consapevole. Cittadini italiani, cittadini europei, in un viaggio nella memoria storica, attraverso il calendario delle ricorrenze civili.

Sull’onda della temperie politica e socio-culturale, si moltiplicano celebrazioni, anniversari, giorni della memoria, consolidando miti e stereotipi a discapito della conoscenza storica. Tutto ciò rende evidente come la memoria non sia sufficiente a costruire la consapevolezza di un’identità comune. Oltre che ricordare occorre sapere. Diritti, responsabilità, partecipazione, differenze, identità, appartenenza: per imparare ad imparare.

Imparare a sognare per un futuro decisamente diverso e più consapevole: questo l’intervento del Dott. Alessandro Liverini, che ha cercato di dare una visione unitaria su quello che si prospetta essere l’avvenire dell’Italia nelle molteplici spaccature dell’Europa, individuando le opportunità da sfruttare al meglio per i giovani e le possibilità che tutt’oggi ci lasciamo sfuggire.

Notevole l’intervento del Prof. Antonio Conte, che con un viaggio nella storia degli ultimi due secoli, ci ha spinto a credere nella forza delle nostre idee, delle nostre scelte per tendere, o almeno cercare di farlo, ad un bene comune; un dibattito che a scuola assume una connotazione del tutto formativa, ma che al di là dell’apprendimento, trova il proprio ruolo solo e soltanto come lezione di vita.

La verità si può raggiungere solo meditando e ricordando, essendo quella voce fuori dal coro che impone la capacità di trovare un’angolazione secondo la quale non è il caso a predominare nelle tragedie della vita, ma lo è la verità stessa. Solo così si potrà affrontare un viaggio che porti alla scoperta di se stessi. Perché il viaggio è circolare, e non ha mai fine. Come il calendario. Come la Storia, la nostra.