23 maggio 2013

 

L’Altro Mondo

di Giulia Landolfi

Non un pomeriggio di catalogazione volumi, stampa etichetta o archiviazione dati questa volta per noi “neo apprendisti bibliotecari” del Telesi@, ma un appuntamento di sicuro imperdibile, quello del 10 maggio al Teatro San Marco di Benevento: la presentazione dei finalisti del rinomato Premio Strega, arrivato straordinariamente alla sua sessantasettesima edizione senza perdere neanche un briciolo del prestigio negli anni.

Teatro pullulante di voti alti, personalità, giornalisti e tanti studenti come noi.

Inizia lo “spettacolo” e noi, semplicemente stregati dalle parole dei dodici finalisti, siamo quasi trasportati in un’altra dimensione, in un altro mondo in cui non ci sono né interrogazioni da preparare né problemi da affrontare, ma solo i protagonisti di romanzi, raccontanti per come sono usciti dalla penna, dalla fantasia e dal cuore dei loro creatori.

C’è la coppia di cui parla Simona Sparaco nel suo lavoro Nessuno sa di noi, coppia che ha visto morire un bambino prima ancora che nascesse e che pertanto attraversa l’inferno cercando di rimanere in piedi.

E ci sono sia gli occhi di un piccolo uomo (protagonista di Figli dello stesso padre di Romana Petri) il quale, crescendo, si distacca sempre di più dal padre che nel frattempo si costruisce una nuova famiglia, sia quelli di un’adolescente obesa, protagonista di Cate, Io di Matteo Celline, occhi che scrutano avidi il mondo in cui noi tutti viviamo.

All’improvviso, poi, un tuffo nel passato della Prima Repubblica Italiana, narrato da Alessandra Fiori in Il cielo è dei potenti in cui si ricordano i bei vecchi tempi in cui si era tutti “compari”.

E ci sono infine quei personaggi che cercano la libertà come in Apnea di Lorenzo Amurri e quelli che amano invece il lavoro come in Le colpe dei padri di Alessandro Brisinotto.

Il tema, tuttavia, che sembra averci trasportato in un “altro mondo”, per la sua aura un po’ di mistero, è quello della matematica perché, si sa, la matematica è fatta di numeri e forme immaginarie e l’immaginazione va a braccetto con la scrittura, almeno a detta di Paolo Cognetti, autore di Sofia si veste sempre di nero.

Così, tra gli applausi generali del pubblico soddisfatto e gli scherzosi commenti della presentatrice Veronica Pivetti, la cui capacità di catturare l’attenzione e di coinvolgere il pubblico è semplicemente disarmante, e tra la scherzosa minaccia di parlar male del Premio – avanzata da Gaetano Cappelli nel caso in cui il suo Romanzo irresistibile della mia vita vera non fosse stato proclamato vincitore – e gli immancabili ma doverosi interventi delle autorità, Benevento ha regalato ancora una volta momenti di rara bellezza a quanti credono ancora che i libri siano la quintessenza dell’anima.

Non importa chi sarà il vincitore, anche perché – citando l’organizzatore del Premio, Stefano Petrocchi – quella del 2013 è “la migliore dozzina che sia mai capitata al Premio Strega”.

E noi del Telesi@, per fortuna, quei dodici finalisti li abbiamo assaporati dal vivo!

Motivo in più per tornare nella nostra Bibliotec@, entusiasti e convinti di far parte di un Altro Mondo. Un mondo migliore.