21 maggio 2013

 

Lezione sul campo della 3a C2 a Firenze e Larderello

Arte e natura, aspetti diversi del bello che attraggono ed emozionano, da millenni, gli uomini

di Vera Di Leone

Il La.Pro.Di della 3a C2   “Uomo – Natura: l’energia”, si è concluso a Firenze, una delle città europee più ricche di storia, arte e cultura. Il viaggio ha avuto inizio il 14 maggio nella prima mattinata e in poche ore siamo giunti con Italo, un treno ad alta velocità, nella città rinascimentale.

Da subito abbiamo potuto apprezzare la bellezza dei palazzi dell’età comunale, le piazze, le stradine colorate dai mercatini giornalieri, le chiese, le cappelle ornate da rilievi in marmo e abbellite con la famosa pietra serena. Lo splendore dell’antica Florentia  è stato testimoniato ulteriormente dalla visita agli Uffizi, uno  dei musei più famosi al mondo per le sue straordinarie collezioni di dipinti e di statue antiche e al palazzo Vecchio che ci ha positivamente sorpreso e colpito. Qui,  nell’ antica residenza di Cosimo de Medici oltre alle stanze colme di affreschi, ritratti e sculture, abbiamo potuto visitare lo studiolo del suo successore Francesco I. È un luogo davvero suggestivo, tentativo rinascimentale di sistemazione delle conoscenze relative al rapporto uomo-natura attraverso la chiave interpretativa dell’arte: ha la forma di uno scrigno, lo studiolo, privo di finestre e conserva tutti gli oggetti più preziosi del suo proprietario; all’ interno è dotato anche di porte che, attraverso passaggi “segreti” comunicano con altri locali.

Lo splendido giardino di Boboli, dove è possibile ammirare diverse sculture tra le lunghe vie alberate, ci ha fatto comprendere, avendo studiato il rapporto uomo–natura nella villa antica, la sua ripresa nella villa rinascimentale fiorentina.

Oltre all’ elegante tocco artistico della Firenze medicea, ci siamo occupati anche della parte scientifica; abbiamo visitato diversi luoghi in cui si manifestano gli effetti del vulcanesimo secondario, come i soffioni e i geyser, in particolare il museo della geotermia a Larderello e le fumarole di Monterotondo.

Larderello si trova al centro di una valle, un tempo detta valle del diavolo, e la sua storia è strettamente intrecciata con quella dell'utilizzo dei fenomeni geotermici della zona: lagoni, soffioni e sorgenti d’acqua calda  erano già note agli Etruschi e ai Romani, che utilizzavano i sali di boro per uso farmaceutico e per la preparazione di smalti. Nel Medioevo e nel Rinascimento proseguì l’utilizzazione termale e farmaceutica delle acque. Nel 1913 entrò in funzione la prima centrale geotermoelettrica al mondo.

Affascinante è stato anche il percorso a Monterotondo, dove abbiamo visitato i campi geotermici. Quest’area mostra un paesaggio naturale con manifestazioni geotermiche; è una zona che presenta esalazioni di vapore e fluidi caldi dal terreno con deposizioni acide di zolfo, borati e composti ammonici. Tali sostanze alterano profondamente il colore delle rocce ed impediscono la crescita della vegetazione, eccezion fatta per poche specie adatte a suoli molto acidi.

Questa lezione sul campo ci ha fatto comprendere come l’uomo possa utilizzare a proprio vantaggio i fenomeni naturali, sfruttando l’energia ricavata.