11 aprile 2013

 

Il La.Pro.Di. della VA classico si conclude a Praga

LA CITTÀ MAGICA IN CUI CONVIVONO LIBERTÀ E MODERNITÀ

di Maria Federica Viscardi

Oltre ad essere la più grande città della Repubblica Ceca, nonché la sua capitale, Praga, come si mostra oggi agli occhi dei turisti che si affollano a visitarla, è una città magica, piena di ambiguità e di misteri, un luogo di ricerca della propria identità personale a pari passo con la modernità che si è fatta strada negli ultimi secoli.

È da queste riflessioni che gli studenti della VA del Liceo Classico sono partiti, parlando del binomio "libertà e modernità" che, per diverse settimane, li ha visti impegnati in un lavoro di ricerca, studio e dibattiti e che li ha condotti nei giorni dal 6 al 10 aprile proprio a Praga, dove hanno potuto toccare con mano quello che per mesi avevano solo provato ad immaginare, assaporandone tutti gli aspetti migliori, mettendone in luce i difetti più evidenti, calcandone le tradizioni e gli usi più comuni e i ricordi più vivi, ricordi di grandi personaggi di lettere e di scienza nati proprio in terra ceca, i quali hanno dato onore e gloria alla propria patria e sono tutt'oggi ricordati con forte rispetto e consapevolezza.

Per comprendere meglio è sufficiente pensare alla nota storia praghese, ai sovrani che la hanno governata e ai segni che vi hanno lasciato: dal dominio degli Slavi a Carlo IV, dagli  Asburgo alle guerre mondiali, fino alla famosa Primavera, Praga si è sempre rialzata e rafforzata, per diventare quello che è oggi, un luogo di cultura e svago, di scienza e magia, il posto in cui gli ambiti più discordi riescono a convivere e, addirittura, a collidere, grazie alla rivendicatissima libertà e alla modernità maturata negli anni.

Parafrasando Gandolfo, si potrebbe dire che ci sono tante componenti nella storia e nell’anima di Praga, ma ciò che più stupisce è come tutto si sia fuso e composto in una cultura unica e forte, risultato di un grosso impegno di un’intelligenza lievitata e maturata nella convivenza e nella sofferenza, ma sempre nel pieno rispetto dell'altro.

Ogni singola costruzione, ogni strada, ogni casa, ogni muro, cela dietro di sé un antico segreto e sembra gridare dal profondo un richiamo ai passanti che, per un momento, dimenticano la propria dimensione spazio-temporale per rispondere all'urlo, come se fosse il canto di una sirena a cui non è concesso dire di no: e tutto ciò accade nel muto silenzio, nella mente e negli occhi di chi sa guardare il mondo com'è per davvero e non semplicemente come si presenta ad una persona qualsiasi.

È questa la Praga che per cinque giorni la VA ha attraversato, ha vissuto: visite al centro della città, scoperta di tradizioni e leggende del posto e perfetta armonia con le abitudini locali.

Insomma, un piccolo scorcio di paradiso in una città che vive da sempre, ma è vissuta da pochi.