Oltre ad essere la più grande città della
Repubblica Ceca, nonché la sua capitale, Praga,
come si mostra oggi agli occhi dei turisti che
si affollano a visitarla, è una città magica,
piena di ambiguità e di misteri, un luogo di
ricerca della propria identità personale a pari
passo con la modernità che si è fatta strada
negli ultimi secoli.
È
da queste riflessioni che gli studenti della VA
del Liceo Classico sono partiti, parlando del
binomio "libertà e modernità" che, per diverse
settimane, li ha visti impegnati in un lavoro di
ricerca, studio e dibattiti e che li ha condotti
nei giorni dal 6 al 10 aprile proprio a Praga,
dove hanno potuto toccare con mano quello che
per mesi avevano solo provato ad immaginare,
assaporandone tutti gli aspetti migliori,
mettendone in luce i difetti più evidenti,
calcandone le tradizioni e gli usi più comuni e
i ricordi più vivi, ricordi di grandi personaggi
di lettere e di scienza nati proprio in terra
ceca, i quali hanno dato onore e gloria alla
propria patria e sono tutt'oggi ricordati con
forte rispetto e consapevolezza.
Per comprendere meglio è sufficiente pensare
alla nota storia praghese, ai sovrani che la
hanno governata e ai segni che vi hanno
lasciato: dal dominio degli Slavi a Carlo IV,
dagli Asburgo alle guerre mondiali, fino alla
famosa Primavera, Praga si è sempre rialzata e
rafforzata, per diventare quello che è oggi, un
luogo di cultura e svago, di scienza e magia, il
posto in cui gli ambiti più discordi riescono a
convivere e, addirittura, a collidere, grazie
alla rivendicatissima libertà e alla modernità
maturata negli anni.
Parafrasando Gandolfo, si potrebbe dire che ci
sono tante componenti nella storia e nell’anima
di Praga, ma ciò che più stupisce è come tutto
si sia fuso e composto in una cultura unica e
forte, risultato di un grosso impegno di
un’intelligenza lievitata e maturata nella
convivenza e nella sofferenza, ma sempre nel
pieno rispetto dell'altro.
Ogni singola costruzione, ogni strada, ogni
casa, ogni muro, cela dietro di sé un antico
segreto e sembra gridare dal profondo un
richiamo ai passanti che, per un momento,
dimenticano la propria dimensione
spazio-temporale per rispondere all'urlo,
come
se fosse il canto di una sirena a cui non è
concesso dire di no: e tutto ciò accade nel muto
silenzio, nella mente e negli occhi di chi sa
guardare il mondo com'è per davvero e non
semplicemente come si presenta ad una persona
qualsiasi.
È
questa la Praga che per cinque giorni la VA ha
attraversato, ha vissuto: visite al centro della
città, scoperta di tradizioni e leggende del
posto e perfetta armonia con le abitudini
locali.
Insomma, un piccolo scorcio di paradiso in una
città che vive da sempre, ma è vissuta da pochi.
![](foto/praga2-s.jpg) |