10 aprile 2013

 

Venezia: Dedalo e Icaro al Museo Correr di Venezia

di Giorgia Cusati 2aC2

Nella nostra lezione sul campo a Venezia abbiamo visitato musei e palazzi di notevole pregio. Tra i tanti ci ha particolarmente colpito il Museo Correr che si trova in piazza San Marco, negli spazi dell'ala napoleonica. L'itinerario si sviluppa partendo dalle sale del Palazzo Reale, che ha ospitato Napoleone prima, gli Asburgo poi, i Re d'Italia per ultimi. L'esposizione  continua nei locali delle Procuratie Nuove con le collezioni di arte antica e le testimonianze della civiltà veneziana.

Nell'ultima sala del percorso siamo stati affascinati da una serie di sculture e bassorilievi, provenienti da illustri palazzi veneziani, di marmo bianco, firma inequivocabile dello scultore più famoso del Neoclacissismo, Antonio Canova.

E come per magia si è offerto alla nostra vista un altro tassello di riflessione sul tema del "labirinto": la scultura di Dedalo e Icaro. Dedalo, il costruttore del Labirinto di Creta, fu imprigionato con il figlio Icaro nell'edificio da lui concepito col sospetto di aver suggerito ad Arianna l'astuzia del filo, utilizzato da Teseo per ritrovare l'uscita dopo aver ucciso il Minotauro. L'architetto e' colto nell'atto di sistemare sulle spalle del figlio le ali di cera che aveva inventato per scappare dalla prigione. La storia, purtroppo, termina male: Icaro, disobbedendo al padre, si avvicina troppo al sole, le ali si sciolgono e l'eroe precipita senza scampo al suolo.

Anche nel mito i figli non badano mai ai consigli dei genitori!