Inseguendo l'idea del "Labirinto" in una Venezia
dedalo di calli, campi, campielli, canali e
isolotti, il nostro viaggio ci ha portato sulle
isole di Murano e Burano. La prima nota per le
fornaci, da cui si sfornano gli artistici
oggetti di vetro famosi in tutto il mondo; la
seconda per il tombolo, i merletti frutto delle
abili mani delle donne del posto. Proprio
quest'ultima, a sorpresa, ci ha offerto una
inattesa suggestione: ci è' sembrato di vedere
rappresentato nella trama tortuosa delle
creazioni al tombolo il disegno tracciato dal
filo, ricevuto da Arianna, che Teseo intreccia
nei meandri del Labirinto di Creta. Secondo il
mito, infatti, l'eroe utilizza questa astuzia
per ritrovare la strada dell'uscita, dopo aver
per sempre eliminato il mostruoso Minotauro a
cui, insieme ad altri giovanetti e fanciulle
ateniesi, era destinato in pasto. L'isola c'e' ,
il labirinto pure, Teseo e Arianna si specchiano
nei volti degli innamorati che passeggiano nella
romantica città di Venezia. Il Minotauro?
Fortunatamente non l'abbiamo ancora incontrato!
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