Vedendo
un film ambientato in un liceo americano avete
mai desiderato di frequentarlo o almeno esserne
uno studente per una sola giornata? I ragazzi
dell' I.I.S. Telesi@ hanno potuto realizzare
questo desiderio, recandosi in visita oggi 7
dicembre alla Naples American High School presso
la base NATO di Gricignano.
Appena arrivati, un soldato in tuta mimetica
munito di manganello e pistola è salito sul
pullman per controllare una per una le carte
d'identità degli studenti;
ottenuto il permesso di entrare nella base, sono
stati accolti nell'istituto dalla professoressa
di Italiano (lingua straniera nella high school),
che ha spiegato loro il funzionamento della
scuola: il corso di studi consta di quattro
anni, i quali vengono superati ottenendo 22
punti di credito in totale tra materie
obbligatorie e facoltative; tutti gli anni
vengono organizzati balli studenteschi e si
pubblicano gli annuari, i quali serviranno dopo
una ventina d'anni per le rimpatriate degli
ex-studenti; ogni professore ha la propria aula
e, come nei film, sono i ragazzi a spostarsi
nell'immensa struttura secondo il loro orario
personalizzato, diviso in giorni A e giorni B,
avendo la possibilità di frequentare corsi di
matematica, italiano, spagnolo, cinese, tedesco,
inglese, disegno tecnico, informatica, arte,
canto, teatro, musica, educazione civica,
educazione fisica, scienze (biologia, fisica,
chimica), addestramento militare e altro ancora;
il tutto disponendo dei famosi armadietti, di
palestra, piscina, campo di football, di quidditch, pista di atletica leggera, mensa,
cinema, pub, ristorante, un ampio parco,
biblioteca con computer... Inutile descrivere
l'invidia dei ragazzi alla vista di tutto questo
ben di Dio: camminavano per i corridoi
osservando ogni cosa a bocca aperta!
Terminata la prima ora di lezione, ognuno è
stato affidato ad uno studente della scuola e ha
seguito con lui le lezioni del giorno, cosicché
ogni ragazzo del Telesi@ ha avuto una diversa
esperienza, ma ciononostante tutti hanno toccato
con mano allo stesso modo le profonde differenze
tra i sistemi italiano e americano, valutando
dell'uno e dell'altro i pregi ed i difetti.
Indubbiamente la mentalità americana è
insuperabile relativamente alla concezione della
struttura e degli spazi, della dimensione
ricreativa e della salute fisica: tutto è
considerato in funzione dello studente, è lui il
"re", lui che deve stare bene innanzitutto e che
ha diritto a vivere la maggior parte della sua
giornata in un ambiente adeguato. L'Italia
taccio, per la quale scuola è struttura
fatiscente in cui gettare l'alunno per cinque
ininterrotte ore al dì.
Tuttavia è anche vero che probabilmente nessun
paese come l'Italia, seppure in una piccola
percentuale della sua popolazione, sente la
cultura scritta indelebile nel suo patrimonio
genetico e non può approcciarsi ad essa che
vivendone l'intera complessità ed affrontandola
fin nei suoi più intimi risvolti; a favore del
mio Paese devo dunque testimoniare che, come
nessuno, esso è volto ad educare i suoi ragazzi
con lo stesso (vincente) metodo con il quale
furono educati Fermi, Calvino, Montalcini,
Montessori e tanti altri... Oggi invece ci si è
resi conto che può essere bello per qualche
giorno vivere l'aspetto ludico della realtà
americana, ma presto o tardi soffriremmo della
grande semplificazione delle materie, del metodo
di insegnamento e di verifica forse un po'
troppo blando e magari non troppo insistente nel
temprare l'animo e l'intelletto del ragazzo.
In
conclusione crediamo che la scuola ideale sia a
metà strada tra l'alto valore culturale
dell'insegnamento italiano e l'alto senso
americano del rispetto per l'ambiente in cui lo
studente spende il fiore dei propri anni.
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