Scuole, enti di
formazione, Università, aziende: la vetrina
delle eccellenze nazionali passa per Verona.
Oltre 80 atenei, accademie italiane e straniere,
laboratori interattivi nel segno
dell'immaginazione e della creatività: un
microcosmo di idee per la salvaguardia della
diversità.
Migliaia di studenti che
vagano intimoriti alla ricerca di certezze: il
sogno, la meta, l'ideale sul quale e attraverso
il quale costruire il proprio futuro.
Seminari e simulazioni di
test, orientamenti (in)formativi, percorsi e
convegni interdisciplinari; la voce delle novità
nell'era della post-modernità non conosce pause.
Sviluppare competenze trasversali è un dovere
prima che una necessità, perché è possibile
guardare alla crisi come una grande opportunità
di cambiamento. Partendo dai giovani, dalla
crescita delle loro personalità, dalla presa di
posizione e di coscienza con il mondo che li
circonda; uno sguardo critico per andare oltre
gli ostacoli, per rinsaldare le relazioni
svuotate a semplici contatti, per condividere
esperienze.
La (ri)scoperta dei legami tra il
mondo dell'educazione e quello del lavoro è una
scommessa da seguire con attenzione. Da qui
nasce l'aggiornamento e l'innovazione dei "saper
fare" tutti italiani, l'identificazione dell'
alunno-individuo con l'uomo-professionista
capace di guidare le nuove generazioni. È il
business-game nel Work-experience, il
"trampolino di lancio" che punta al
l'integrazione del sistema educativo con il
mercato del lavoro, sfruttando il concetto di "placement"
per colmare il gap che separa l'Italia dagli
altri Paesi partner in Europa e nel mondo.
Significa valorizzare da subito le proprie
inclinazioni, ciò che si è portati a fare,
credere in se stessi, la progettualità che ci
caratterizza. La creatività, oltre la ricerca di
mancanze. Vogliamo sentirci parte di questo
mondo, non precludere le strade che si aprono,
gli orizzonti che si smuovono.
Vite che vibrano all'unisono. Attraverso le
nostre presentazioni, i video, il digital
Publishing di Controluce, la biblioteca e i
La.Pro.Di il nostro stand sogna nuove
prospettive. Le angolature delle sfumature, il
diverso dimenticato nella consequenzialità. Per
questo giocare di anticipo: per non restarne
fuori. Per trovarsi pronti quando occorre, o
consapevoli quando si cade nell'errore. Esserci
è già un bel traguardo. Un Paese non può
trascurare il suo capitale più importante: la
conoscenza. Il confronto non ha aspetti
negativi. È un punto dal quale partire..e
costruire.
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