“Veramente vi ha mandato Ferdinando?- scrive don
Mimì, il cavaliere Domenico Cosmi, ufficiale
maggiore della Real Segreteria di Casa Reale e
responsabile della Colonia- Ferdinando, ‘o rre?”
Un
filo narrativo originale e giocoso ci introduce
nelle atmosfere raffinate di uno dei siti più
belli di Terra di Lavoro. Terra di lavoro, terra
di scambi, terra di incontri, come quello di
ieri mattina tra 15 alunni dell’Istituto Telesi@
e la International School of Naples affiliata
alla NATO. Due scuole che si imbattono a metà
strada , due lingue estremamente diverse. Ma
quando si dice Cultura non esiste barriera che
tenga.
Dopo aver attraversato il maestoso portale che
protegge l’emblema borbonico, alla sommità di
scalette quasi fiabesche, dall’incantevole
terrazza, come una volta affrescata, si diparte
il Belvedere. “Se alzate gli occhi, potete
vedere anche Napoli e il mare”- continua don
Mimì. E forse anche immaginarne il profumo.
Procedendo per la seteria, tra telai e torcitoi,
trame ed orditure, ecco che dal baco il filo di
seta diventa tessuto partendo dalle nostre terre
e riavvolgendosi intorno al rocchetto del
mondo: la stessa seta si ritrova, difatti, nelle
bandiere ufficiali degli U.S.A e di Buckingham
Palace. Una storia dai mille colori, dalle
diverse sfumature, una storia che non ha
confini, che non fa differenza: “Si comincia da
piccoli, ragazzi e ragazze, perché a San Leucio
siamo tutti uguali. A San Leucio vanno tutti a
scuola. Poi ognuno è libero. Ognuno si sposa chi
vuole”. Tutto diventa semplice: nessun
conflitto, nessun interesse, se non per un unico
bene, quello comune. Per dirlo con don Mimì “a
San Leucio due cose so’ veramente importanti:
fare una bella seta e essere contenti”.
E
noi, dopo questa esperienza, possiamo ben dirci
di esserlo! |