26 ottobre 2012

 

Dal cuore della gente al mare  di Irlanda

di Lucrezia Burro

Finalmente in azione. Dopo  le lezioni alla Green House,  si esce alla conquista di Dublino.

È arrivata l’ora di mettere in pratica gli insegnamenti impartitici dai nostri tutor.  Dopo esser stati divisi in tre gruppi, abbiamo elaborato diversi modi per cercare di sensibilizzare i cittadini dublinesi ad una maggiore consapevolezza del rispetto per l’ambiente. Un’esperienza del tutto nuova per noi ragazzi impegnati nello stage Green Economy & English: a passaport for our future. Si è rivelata infatti un’occasione utile per metterci in gioco, una sfida contro la nostra timidezza e contro  la diffidenza delle persone, attraverso la quale abbiamo compreso quanto sia gratificante trovare qualcuno disposto a concedere cinque minuti della sua giornata e ascoltare le nostre idee. Dopo un primo momento di leggero spaesamento, siamo riusciti ad attirare l’attenzione di passanti di tutte le età. I mezzi usati per la campagna sono stati diversi: alcuni hanno scelto la forma più diretta del  volantinaggio, altri hanno elaborato dei sondaggi per capire fino a che punto le nostre sbagliate abitudini quotidiane  possano influire sull’ambiente, e altri non hanno perso occasione per intonare una canzone sull’inquinamento insieme a un gruppo di artisti di strada, dimostrando quanto la musica sia capace per antonomasia di arrivare al cuore delle persone.

             

Oggi giovedì, ultimo giorno prima della presentazione finale, abbiamo continuato il nostro percorso in difesa dell’ambiente visitando la Dublin Bay, una spiaggia a soli 5 chilometri dal centro della città.    Camminando per la baia abbiamo approfondito le nostre conoscenze in campo geologico grazie ai nostri docenti accompagnatori che ci hanno enucleato le differenze fra le varie rocce e conchiglie. Giunti all’Interpretor Centre, abbiamo assistito alla visione di un breve documentario sulle caratteristiche peculiari della spiaggia e ci è stata spiegato quanto sia difficile preservare quest’ambiente e gli esseri viventi che vi abitano. Tanti sono i problemi da fronteggiare e non riguardano solo il rispetto che si dovrebbe banalmente avere nei confronti di qualsiasi ambiente naturale ma abbracciano anche tematiche di più ampio respiro quali le legislazioni. Per quanto riguarda la normativa vigente in luoghi come la Dublin Bay infatti, non ci si può limitare ad attenersi alle normative europee ma è necessario che esse vengano integrate tenendo conto delle sue peculiarità. Ed è in questo modo che si comprende quanto sia stato cruciale il ruolo che l’Eco-Unesco ha giocato per la salvaguardia di quest’ambiente.

 La giornata di chiusura ci permetterà di esporre e sintetizzare le conoscenze acquisite nelle due settimane. Sentiamo di aver maturato una coscienza ancor più critica,  abbiamo compreso l’impossibilità di restare inermi e la necessità di agire prontamente. Gli ultimi giorni ci attendono per assaporare fino in fondo questa  stravagante città e la sua multiforme cultura.