13 ottobre 2012

 

Prosegue alla grande il PON C5 "Green economy & English: a passaport for our future"

di Maria Federica Viscardi

Oggi per gli studenti in viaggio a Dublino visita alla Guinness, la nota fabbrica produttrice di birra a livello internazionale, e primi passi nel cuore della città.

Dublino è senza alcun dubbio la città della meraviglia, il luogo in cui convergono passato e futuro, il punto in cui non si distingue più cosa è bianco da cosa è nero.

I contrasti tra luci ed ombre, i colori forti, le forme particolari delle case e i parchi immensi danno l'impressione di trovarsi nel pieno di un quadro impressionista, finché il traffico cittadino non distoglie caoticamente da questi lontani pensieri.

Dublino è una città difficile, dove la libertà si respira nell'aria, premio sudatissimo di rancori del passato non ancora dimenticati, è la città dei vicoli stretti dove non si sa mai in cosa ci si imbatte, è il cuore dei suoi abitanti, il loro sorriso e la loro disponibilità, Dublino è quello che il tempo la ha resa, logorando le difficoltà ed esaltando la bellezza di ciò che c'è.

In effetti la vita ruota attorno a poche cose, ci spiega la nostra guida, perché le risorse sono esigue e vengono investite al meglio.

"Mezza città è stata costruita dalla Guinness. Questa birra è il nostro passato, il nostro presente e il nostro futuro."

Dall'alto della Guinness Storehouse si può constatare quanto vera sia questa affermazione: case tutte uguali, palazzi dagli appartamenti minuscoli accanto a villette caratteristiche e particolari: sono le case che la grande fabbrica irlandese ha fatto costruire per i suoi dipendenti molti anni fa.

"Ho viaggiato molto, anche in Italia" - aggiunge Margaret, la responsabile del nostro gruppo- "e posso dire che la vostra Milano è strepitosa, la definirei la vera capitale della moda. Invece qui, cari ragazzi, siete nel cuore della capitale della moda più economica d'Europa. Con 20 euro potete vestirvi completamente, scarpe comprese. L'Irlanda è un paese ancora abbastanza povero, ma ricco di usanze e di folklore."

Ci bastano pochi minuti per capire come ciò sia possibile: gli immensi negozi di Penneys, una marca tipicamente irlandese e molto economica, si trovano in ogni angolo della strada, perennemente pieni di clienti a caccia dell'offerta giusta, affiancati dai meravigliosi punti vendita di Carroll's dove tutto è a forma di pecore e trifogli, come tradizione vuole.

Insomma, Dublino è povera di vetrine all'ultimo grido, ma ricchissima di cultura e di meraviglia. Quella stessa meraviglia che si prova guardando il suo cielo per la prima volta: il cielo d'Irlanda così magicamente famoso.