12 ottobre 2012

 

Irish Dreams

(PON C5 FSE03 POR_CAMPANIA-2012-308)

di Matteo Di Donato

Primo giorno degli studenti del Telesi@ in Irlanda. Al via lo stage "Green Economy & English: a passaport for our future".

La valigia della cultura non conosce trolley. A portarsela dietro (non) si fa fatica. È un processo di formazione socio-emotivo, la pars construens che dà origine alla propria personalità. Il viaggio senza partenze e/o destinazioni. L'incontro con se stessi e con gli altri, l'intersezione tra esistenze parallele. Oltre i costumi, i riti, gli ambienti e le tradizioni. Oltre i pregiudizi e le differenze. Oltre le diffidenze. Perché oltre è vita.

Gli aeroporti e le città sono luoghi di memorie, di ricordi, di parole. Punti di raccordo di esperienze che vibrano all'unisono, persone che si incrociano nella fretta di apparire, che imparano a conoscersi stringendosi la mano e chiamandosi per nome. È così che incontriamo i referenti dell'internsplus, è così che comincia l'avventura. Dublino è il viaggio, non la meta. Una città colorata di luce che si erge tra la nebbia. Che si nasconde silenziosa mentre la pioggia tentenna continuamente sull'asfalto. Che ci accoglie con le sue viste mozzafiato, quasi a volerci fare compagnia.

Stamattina le prime escursioni nel cuore delle Wicklow Mountains, a Glendalough, poi la visita alla capitale medievale dell'Irlanda, Kilkenny City, con le sue stradine multiformi. Dalle atmosfere romantiche di Macpherson ( nei canti di Ossian), ai borghi pulsanti di pub e profumi. Una nuova sensibilità, un nuovo modo di pensare, culture che si scontrano con stili di vita divergenti. Oltre il clima e l'ora di distanza. Perché andare oltre vuol dire imparare a rispettarsi.

Irish Dreams - Sogni Irlandesi