Le classi 1aS3, 2aS3 e
4aD scientifico dell’I.I.S.
Telesi@, accompagnate dalle professoresse
Merola, Mucci e Ruggiero, si recano a Napoli per
visitare il Vesuvio e l’osservatorio di
geofisica.
Nel pomeriggio la premiazione della X edizione
delle Olimpiadi di Scienze Naturali 2012 e le
conferenze a Castel dell’Ovo per la Fiera dei
beni comuni promossa e organizzata dal Centro di
Servizio per il Volontariato.
Sembra un paradosso girare per il mondo e poi
non conoscere fino in fondo i propri luoghi.
Eppure a volte capita. Capita di sminuire quanto
di bello ci circonda per cercare la meraviglia
altrove. Ma la meraviglia è un diritto, e il
nostro dovere è quello di difenderla.
Il Vesuvio è ogni anno visitato da migliaia di
turisti da tutto il mondo: con il suo parco
nazionale istituito nel 1995 è stato eletto
dall’Unesco tra le riserve mondiali della
biosfera. La sua conformazione lo rende un
vulcano esplosivo molto particolare: la sua
altezza di 1280 metri sorge su una caldera di 4
km di diametro. Dopo la grande eruzione del 79
d.C. ( le famosi eruzioni pliniane ) fa parte
del sistema montuoso Somma-Vesuviano.
Attualmente è in uno stato di quiescenza
dall’ultima eruzione del 1944. La profonda
vicinanza con le falde acquifere rende molto
pericolosa la sua camera magmatica che dista
circa 8 km dal cratere. Le varie esplosioni che
si sono succedute nella storia sono state
caratterizzate infatti da elevate colonne
piroclastiche che prima di collassare (per
formare i successivi flussi) riuscivano a
raggiungere altezze non poco rilevanti. Il
Vesuvio al giorno d’oggi è oggetto di tantissimi
studi di monitoraggio; grazie ad essi ed ai dati
elaborati sono state distinte tre differenti
aree di pericolosità per le oltre 700mila
persone che abitano sulle sue pendici. Il parco
conserva i valori del territorio e
dell'ambiente, la loro integrazione con l'uomo,
promuovendo attività di educazione ambientale,
di formazione e di ricerca scientifica.
L’osservatorio vesuviano è invece il più antico
osservatorio vulcanologico del mondo. La
sua
fondazione risale al 1841. Tra i direttori
ricordiamo il nostro “compaesano” Luigi
Palmieri, inventore del primo sismografo
elettromagnetico. L’osservatorio ha rivestito da
sempre un ruolo di prestigio e conserva oggi con
gelosia di puntiglio quelle che furono le sue
prime scoperte; in quel connubio tra passato e
sperimentazione tecnologica c’è l’essenza e
l’eclettismo delle giovani menti napoletane.
Oggetto di studi persino dagli Stati Uniti è
l’emblema del Regno di Ferdinando II. Le sue
ricerche attualmente si concentrano sullo studio
dei vulcani campani.
Dopo la visita al cratere e all’osservatorio di
geofisica vesuviano, la II S3 si è recata presso
l’università Federico II di Napoli per assistere
ad una conferenza dal titolo“Leopardi e la
Scienza” a cura del professor Luigi D’Amico.
Nella dimora di Leopardi infatti erano presenti
diversi strumenti chimici; fu egli stesso ad
elaborare una sua teoria evoluzionistica; molte
sue conoscenze astronomiche sono riportate nelle
Operette Morali. Ha preso parola poi il
coordinatore nazionale delle “Olimpiadi di
Scienze Naturali” Vincenzo Boccardi. È stato lui
a premiare i primi classificati delle Olimpiadi,
tra cui i nostri Antonio Cusano (primo regionale
e secondo nazionale) e Biagio Muto (sesto
regionale).
La classe tutta ha acclamato con gioia e vigore
la vittoria dei compagni. Al termine della
conferenza è stato intonato il “Canto
dell’evoluzione”, scritto e suonato dallo stesso
Boccardi.
Contemporaneamente a Castel dell’Ovo andava in
scena la Fiera dei beni comuni organizzata dal
Centro di Servizio per il Volontariato. “Si
sopravvive di ciò che si riceve, ma si vive di
ciò che si dona”. Sono proprio questi laboratori
dell’anima che spingono alla solidarietà, ad un
consumo consapevole ed equilibrato, alla cultura
della sostenibilità, alla genuinità dei rapporti
e delle istituzioni. Quella che conta è la
parola e il suo grado di influenza nella società
che la manipola per celare i propri scopi.
Ricchissimo il programma: convegni, workshop e
tavole rotonde per offrire alla cittadinanza
un’occasione per ripensare in modo critico agli
stili di vita e sollecitare l'attenzione dei
giovani verso temi come la legalità, la
solidarietà, il rispetto dei beni comuni e
l’attenzione verso l’altro.
Tantissime le emozioni: ognuno ha potuto toccare
con mano ed approfondire quanto studiato
astrattamente a scuola, sperimentando il fascino
e l’ebbrezza della curiosità, il confronto
didattico e dialettico. Un’esperienza
costruttiva ed interessante, un’esplosione di
cultura nel segno della nostra Napoli.
![](foto/Osservatorio3-l.jpg) |