Un
sole ancora pallido di primavera che non vuole
arrivare, immense distese di prati verdi,
montagne ridenti e tranquille: è questo il
meraviglioso paesaggio che ha accolto le due
studentesse al IV anno del Liceo Classico,
accompagnate dalla prof.ssa Loredana Di Leone,
che hanno partecipato al Certamen Horatianum che
si è tenuto a Venosa di Puglia, in Basilicata,
dal 3 al 6 maggio 2012.
In
questa occasione sono giunti lì decine e decine
di studenti provenienti da tutta Italia e,
addirittura, delle delegazioni straniere di
portoghesi, bulgari, rumeni, austriaci e croati.
La
gara consisteva, quest'anno, in un brano tratto
dall'Ars Poetica di Orazio, che andava tradotto
e commentato nelle 6 ore a disposizione dei
ragazzi, muniti solo di vocabolario, tanta buona
volontà, impegno e voglia di fare.
Una giuria composta da Presidi e docenti
universitari ha poi preso in considerazione
tutte le prove (anonime), scegliendo quelle più
meritevoli di essere premiate o, almeno,
menzionate.
Accanto alla vera e propria gara, i quattro
giorni trascorsi sulle alture lucane sono stati
ricchi di attività ed escursioni organizzate
dagli studenti del Liceo Classico "Quinto Orazio
Flacco" di Venosa che si sono improvvisati
eccellenti guide turistiche all'ingresso di ogni
monumento della città, pronti a condividere con
gli ospiti desiderosi di ascoltarli le loro
conoscenze e, soprattutto, orgogliosi nel
mostrare le bellezze delle loro zone, tra cui la
meravigliosa chiesa dell'Incompiuta, le antiche
rovine romane e l'immancabile casa di Orazio,
nativo proprio di quei monti, di cui tanto parla
nei suoi testi.
L'ultima serata, molto suggestiva, ha visto gli
studenti venosini tutti vestiti da antichi
romani che declamavano i versi del grande poeta
loro concittadino in lingua originale o in
traduzione.
Un'esperienza
decisamente unica e memorabile, grazie alla
quale, ancora una volta, c'è stata la
possibilità di ammirare come il meraviglioso
mondo antico si fonde al moderno, seppur solo
per una sera, per essere ricordato in eterno e
rimanere impresso nel cuore di chi, fortunato,
ha potuto ammirarlo e toccarlo così da vicino.
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