Corde di violino
pizzicate sinuosamente all’unisono. Note
imbevute di gioia riecheggiano nell’aria. Libri,
tanti libri, più o meno piccoli, dai colori più
strani, che riempiono mensole, scaffali, intere
sale. Studenti, professori, autorità e genitori,
tutti trepidanti attendono quel momento che darà
inizio a tanti altri.
Ecco, ci siamo: il morbido gesto
di una mano e quel fiocco rosso è stato sciolto,
la Biblioteca del Telesi@ è aperta.
Una nuova storia, un nuovo
percorso. Prima un’utopia, ora un sogno
diventato realtà. Pochi mesi fa soltanto
l’indignazione per quegli scatoloni coperti da
dita e dita di polvere, ora la soddisfazione di
vedere il loro tesoro riportato alla luce,
pronto per essere letto e divulgato, sfogliato e
consultato, per ritornare a vivere.
Il piacere della lettura, di
avere un libro nelle nostre mani, di sentire
l’odore della carta invecchiata, di quella
appena stampata, cibarsi di quella cultura,
diventare folli per quella conoscenza,
frequentare questa Bibliotec@ sarà come trovare
la tessera di quel puzzle, quella mancante per
la costruzione di una realtà migliore, cui il
Telesi@ aspira.
Un’iniziativa ben vista da tutti,
a partire dall’Amministrazione Provinciale,
passando per quella Comunale, per finire a
quella Regionale che si sono impegnate in prima
persona a contribuire alla causa. Presenti,
dunque, dagli assessori Annachiara Palmieri,
Carlo Falato e Gianluca Aceto al Sindaco di
Telese, Pasquale Carofano, a quello di Solopaca,
Tonino Santonastaso, ai quali si sono unite tre
personalità d’eccezione: il Direttore Generale
dell’USR Campania Diego Bouché, il Provveditore
Angelo Marcucci, e l’ex Direttore della
Biblioteca Universitaria di Napoli Giuseppe De
Nitto, il quale ha coadiuvato il nostro lavoro e
ci ha permesso di entrare a far parte della SBN,
la rete Bibliotecaria Nazionale. Dopo un breve
intervento della Dirigente Scolastica, Domenica
Di Sorbo, si è dato inizio allo spettacolo
preparato dalle classi 3ª sez. A e D
Scientifico, coordinate dalle Prof.sse Barbara
Bruno e Angela D’Abbiero. Un ringraziamento
speciale va alla Prof.ssa Margherita Di Meo e al
Prof.re Carlo D’Onofrio che ci hanno davvero
portato a scoprire un tesoro inestimabile che,
ormai nostra eredità, deve essere preservato e
custodito gelosamente.
“C’è bisogno di passione”- ha
ricordato la Preside -“ed un pizzico di
buonumore”- ha aggiunto il Direttore Bouché. Ed
è forse solo così che riusciremo nel nostro
intento, perché dobbiamo farlo, ma soprattutto
perché vogliamo farlo. Ognuno sarà protagonista
di questa Bibliotec@, per se stesso, per gli
altri e per coloro che verranno. “Le biblioteche
continueranno a sopravvivere finché noi
continueremo ad attribuire parole al mondo che
ci circonda e a conservarle per i futuri
lettori.”
Ogni scaffale vuoto preannuncia
i libri che arriveranno. Combatte i vincoli del
tempo, portando nel presente schegge del
passato. La biblioteca perdurerà, solo
con il nostro e l’impegno di tutti,
illuminata dalla luce del nostro essere
uomini, solitaria in attesa di nuovi
figli da accogliere, infinita quando non
ci sarà modo di contenerla, perfettamente
immobile, perché ciascuno saprà quando e
dove trovarla, armata di volumi preziosi
per alcuni, inutile per altri,
incorruttibile per chi la critica,
segreta per chi la ignora, non la ricorda o
l’ha lì persa nell’oblio della sua memoria.
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