09 maggio 2012

 

 

Premio Letterario Galileo 

di Maddalena Rabuano

La classe quarta D è stata chiamata a rappresentare l’IIS Telesi@ al premio letterario Galileo per la divulgazione scientifica.

Il 3 maggio 2012 si è tenuta la premiazione dei vincitori della sesta edizione di questa competizione il cui scopo è di invogliare gli studenti ad interessarsi ad un campo della letteratura a volte trascurato, il campo scientifico appunto. La classe ha quindi letto i cinque libri finalisti e ha inviato il proprio giudizio per poi partire alla volta di Padova.

Il 2 maggio noi, quattordici studenti curiosi del mondo, al seguito della professoressa Zotti, siamo partiti alla scoperta della città in cui Galileo trascorse i diciotto anni più fruttuosi della sua vita, certi di trarne notevoli spunti. Le aspettative si sono rivelate reali!

Grazie all’organizzazione del premio infatti, siamo stati coinvolti fin dall’inizio in meravigliose attività. Si inizia con la visita alla chiesa che rende Padova famosa nel mondo, la Basilica di sant’Antonio. Nei due giorni seguenti continuiamo la visita della città con il caffè Pedrocchi, storico luogo di incontro per gli abitanti padovani. In questo “salotto” storico, la guida ci conduce all’interno delle varie sale e ci spiega l’importanza che questo caffè ha da sempre attribuito agli studenti (l’ultimo proprietario infatti, prima di cedere il caffè al comune di Padova, aveva richiesto di protrarre l’abitudine di fornire  acqua e giornale gratis per gli studenti avventori del locale).

Proseguiamo con la visita della storica università e del teatro anatomico dove si dissezionavano i primi cadaveri all’epoca di Galileo. L’amore per una conoscenza che superasse i limiti del tempo era tale che gli studiosi erano pronti a rischiare severe sanzioni dalla Chiesa. Il tavolo anatomico era infatti ribaltabile cosicché, qualora fosse arrivata la polizia, lo si potesse girare e il cadavere potesse scivolare in un canale.

Nel palazzo del Bo, sede dell’università, vi è un altro emblema dell’emancipazione di questo ateneo:  la statua di Elena Lucrezia Cornaro Piscopia, prima donna laureata della storia.

La nostra sete di conoscenza ci accompagna fino al “Palazzo della ragione”, le cui pareti, completamente affrescate, racchiudono una ricchissima simbologia.

Nel pomeriggio, finalmente l’evento tanto atteso.  La premiazione dell’autore vincente si tiene nello splendido giardino interno del “Centro culturale Altinate”. Sul palco il presentatore Patrizio Roversi e il presidente della giuria scientifica, nonché vincitore uscente della precedente edizione, Piergiorgio Odifreddi. Dopo l’intervento delle autorità e le interviste ai cinque autori finalisti, viene resa nota la graduatoria finale.

Vincitore è Alex Bellos, il cui libro “Il meraviglioso mondo dei numeri”, è incentrato sulla scoperta del mondo matematico inteso come un luogo esplorabile da tutti. Essendo l’unico autore non italiano in gara, il commento del presentatore è stato:”ha vinto lo straniero”. Viene però corretto da Odifreddi, “no, ha vinto la matematica”.

Il libro vincitore infatti, il cui titolo aveva fatto ridere anche noi all’inizio perché meraviglioso non era proprio il primo aggettivo che ci veniva in mente pensando ai numeri, ha una tale capacità divulgativa che lo rende estremamente fruibile. E quando la matematica smette di essere un mostro incomprensibile, è davvero meravigliosa.

Dopo le sorprese della scienza, ci aspettano altre bellezze, tutte racchiuse in unico luogo: la celebre Cappella degli Scrovegni, affrescata da Giotto in soli due anni ma talmente spettacolare da lasciare senza fiato. Concludiamo il nostro excursus tra le mura padovane con un viaggio al di là del cielo assistendo a una lezione nel planetario cittadino. Le stelle, i pianeti e la storia della vita sulla Terra sono le ultime delle tante meraviglie viste in questo viaggio.

Torniamo a casa con stanchezza nelle gambe ma stupendi ricordi nella mente. E non si dica mai che la scienza è noia

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