31 marzo 2012

 

Appunti di viaggio: 

Roma 28 marzo 2012

Proff. Loredana Di Leone, Stefania Marenna, Maria Teresa Pigna, Gabriella Zoschg e gli alunni delle classi 1aC1, 1aC2, 1aC3

Con la solita levataccia mattutina è cominciata la visita guidata a Roma, vero e proprio rito di iniziazione per le classi prime del liceo classico di Telese Terme. Sono ormai una decina d'anni che le prof che insegnano materie letterarie, supportate dalle colleghe di altre discipline, portano i giovani alunni a visitare i luoghi simbolo della nostra capitale: i Fori Romani ed i Mercati Traianei, vero e proprio cuore pulsante della classicità.

L' "allegra brigata" partita puntuale alle sette, dopo la,  anche questa "solita" puntata per la colazione in autogrill, ha varcato l'entrata del museo dei mercati traianei alle 11. I docenti hanno illustrato, con l'aiuto delle chiare tabelle esplicative la storia di quei luoghi,cuore commerciale della città di Roma, su vari livelli, in tempi nei quali la parola centro commerciale non aveva alcun significato. I luoghi, oggi, sono arricchiti dalla presenza di una torre medievale, risparmiata dalla creazione, in epoca fascista, della via dei fori imperiali.

Complice la giornata assolata, quasi estiva, dopo la visita tutti si sono attardati sulle terrazze panoramiche per godere di una vista unica: i fori romani, la colonna traianea, il bianco e moderno altare della patria, mentre nello sfondo sfumano palazzi e cupole di chiese, che testimoniano la storia millenaria della città,che decine di turisti, accanto a noi, definiscono la più bella del mondo.

Seconda tappa i fori romani, frutto della stratificazione delle basiliche e dei templi costruiti a partire dall'età di Cesare (primo secolo avanti cristo), anche se non c' è tempo per una visita accurata, non possiamo non ammirare la lunga via che termina con l'arco di Costantino e lo splendido Colosseo. Alle nostre spalle si erge Il Campidoglio sede anche del comune di Roma.

Ormai è passata l'una (del mattino) e lo stomaco dei nostri sempre affamati alunni comincia a reclamare. Percorriamo il cammino, fatto all'andata, a ritroso. Sul marciapiede passiamo innanzi all'altare della patria, al campidoglio, alla chiesa dell'Ara Coeli e, attraversate le striscie pedonali siamo al teatro di Marcello.

Siamo nel cosiddetto Ghetto, sede millenaria della comunità più antica di Roma: gli ebrei. Costeggiato l'antico teatro, saliamo le scale che ci portano in questo luogo, non prima di aver ricordato l'infamia compiuta dai fascisti italiani e dai nazisti, il 16 Ottobre del 1943. Migliaia di uomini, donne e bambini furono presi a notte fonda, chiusi in una caserma per alcuni giorni e, poi, nei vagoni piombati, trasferiti ad Auschwitz. Di migliaia poche decine fecero ritorno.

Anche questo è lezione, tramandare il ricordo ed il senso di responsabilità nel contrastare il razzismo. Oggi questo luogo, con la presenza di panchine, la chiusura al traffico e la comunità , che attende ai suoi compiti, sembra quasi una delle piazzette dei nostri piccoli paesi del beneventano, la domenica mattina. Decine sono i punti di ristoro: paninoteche, ristoranti, pizzerie. Dopo la dovuta sosta per riprenderci dalle  fatiche del cammino, molti si attardano a mangiare i dolci  della pasticceria tipica. Oggi è la Pasqua Ebraica, ci  sono una torta di mele e miele, tozzetti di farina di mais ed altre delizie. Ogni volta ci si immerge nella tradizione culinaria di un popolo, che è molto legato alle sue origini.

Il tempo vola..in fila aperta e chiusa dalle proff, ci rechiamo sia a Piazza Navona che al Pantheon. Incombe l'ora del ritorno, come novelli "Pollicino", senza aver lasciato mollichine di pane, troviamo la strada dell'appuntamento con il bus, di fronte al teatro di Marcello. Partiamo , contenti come sempre, abbiamo condiviso l'emozione di calcare luoghi storici della civiltà latina.. e già pensiamo alla prossima visita guidata.