23 febbraio 2012

 

 

Il viaggio dell’amicizia

di Emilia La Prova

 

La Polonia non è certo una meta ambita dai giovani studenti per i viaggi d'istruzione.

Eppure la 5C del Liceo Scientifico Telesi@ ha scelto proprio questa terra così diversa, ma allo stesso tempo così affascinante per concludere il suo percorso liceale.

Ad incoraggiarci nella scelta e a farci da guida in questa ultima avventura è stato un nostro compagno di classe, Damian, che con grande gioia e con grande orgoglio ci ha fatto conoscere e apprezzare le cose belle e perché no anche quelle brutte del suo Paese d'origine.

Appena arrivati, giusto il tempo di sistemarci, siamo partiti per il viaggio nell'orrore. Auschwitz tristemente nota prima come campo di lavoro forzato, poi campo di sterminio è stata la prima tappa del nostro soggiorno.

La storia ci dice che lì persero la vita circa 1,5 milioni di persone tra prigionieri polacchi, russi, ebrei, omosessuali, zingari, malati mentali.

Tutti uccisi solo perché la follia degli uomini così gridava, per eliminare i diversi, per purificare la razza!

Il terrore sembra esserci ancora in quei luoghi opachi, tristi e nessuno pensi di andare a Auschwitz - Birkenau e tornare identico alla partenza. Le montagne di capelli, le scarpe ammassate, i vestiti dei bambini e poi i binari del treno, i crematori ancora intatti, il filo spinato, sono cose che ti segnano per sempre.

Molti considerano la Polonia poco interessante, conosciuta solo per Auschwitz, niente di più sbagliato.

         

Cracovia, ad esempio, è una città molto particolare, tanto da essersi guadagnata l'appellativo di “Firenze del Nord”, con tanti posti da vedere come la Miniera di sale di Wieliczka, sito patrimonio mondiale dell'UNESCO. Incredibili le decorazioni e le statue di sale che illustrano il lavoro all'interno della miniera.

Ammirevole la Chiesa di Santa Maria con la sua imponente altezza e il suo variegato stile barocco. La torre della chiesa ogni ora suona una dolce nenia che incanta e sorprende il turista.

Altra meraviglia è la capitale Varsavia. Totalmente distrutta durante la seconda guerra mondiale, la città è stata ricostruita nelle sue forme originarie.

Caratteristici sono gli accostamenti tra edifici moderni e antichi o ancora la città vecchia con le sue tinte pastello, l'imponente e maestoso Palazzo della Cultura e della Scienza che offre un suggestivo panorama della città dentro il freddo più freddo e una neve che scendendo porta pulizia e sembra che ci parli.

Varsavia, da città povera e sprovvista è divenuta un imponente centro finanziario e continua a crescere a vista d'occhio. La capitale polacca sembra uscire da una favola di Grimm, con i suoi giardini e i suoi verdi parchi, gli stessi nei quali Giovanni Paolo II celebrò numerose messe trasmesse in tutto il mondo. Varsavia è multiforme, è variopinta, è una città curiosa, romantica, emergente, che ama conoscere e farsi conoscere.

Insomma, una meta poco ambita, che si è rivelata una sorprendente scoperta. Un viaggio attivo, dinamico, emozionante. Un viaggio nell’amicizia e con amicizia. La Polonia, con le sue luci, i suoi odori, la sua bianca neve lascerà per sempre un ricordo unico nel nostro cuore e nella nostra mente. Grazie, Damian!