La Polonia non è certo una meta ambita dai
giovani studenti per i viaggi d'istruzione.
Eppure la 5C del Liceo Scientifico Telesi@ ha
scelto proprio questa terra così diversa, ma
allo stesso tempo così affascinante per
concludere il suo percorso liceale.
Ad incoraggiarci nella scelta e a farci da guida
in questa ultima avventura è stato un nostro
compagno di classe, Damian, che con grande gioia
e con grande orgoglio ci ha fatto conoscere e
apprezzare le cose belle e perché no anche
quelle brutte del suo Paese d'origine.
Appena arrivati, giusto il tempo di sistemarci,
siamo partiti per il viaggio nell'orrore.
Auschwitz tristemente nota prima come campo di
lavoro forzato, poi campo di sterminio è stata
la prima tappa del nostro soggiorno.
La storia ci dice che lì persero la vita circa
1,5 milioni di persone tra prigionieri polacchi,
russi, ebrei, omosessuali, zingari, malati
mentali.
Tutti uccisi solo perché la follia degli uomini
così gridava, per eliminare i diversi, per
purificare la razza!
Il terrore sembra esserci ancora in quei luoghi
opachi, tristi e nessuno pensi di andare a
Auschwitz - Birkenau e tornare identico alla
partenza. Le montagne di capelli, le scarpe
ammassate, i vestiti dei bambini e poi i binari
del treno, i crematori ancora intatti, il filo
spinato, sono cose che ti segnano per sempre.
Molti considerano la Polonia poco interessante,
conosciuta solo per Auschwitz, niente di più
sbagliato.
![](foto/chiesa%20di%20sale-S.jpg)
Cracovia, ad esempio, è una città molto
particolare, tanto da essersi guadagnata
l'appellativo di “Firenze del Nord”, con tanti
posti da vedere come la Miniera di sale di
Wieliczka, sito patrimonio mondiale dell'UNESCO.
Incredibili le decorazioni e le statue di sale
che illustrano il lavoro all'interno della
miniera.
Ammirevole la Chiesa di Santa Maria con la sua
imponente altezza e il suo variegato stile
barocco. La torre della chiesa ogni ora suona
una dolce nenia che incanta e sorprende il
turista.
Altra meraviglia è la capitale Varsavia.
Totalmente distrutta durante la seconda guerra
mondiale, la città è stata ricostruita nelle sue
forme originarie.
Caratteristici sono gli accostamenti tra edifici
moderni e antichi o ancora la città vecchia con
le sue tinte pastello, l'imponente e maestoso
Palazzo della Cultura e della Scienza che offre
un suggestivo panorama della città dentro il
freddo più freddo e una neve che scendendo porta
pulizia e sembra che ci parli.
Varsavia, da città povera e sprovvista è
divenuta un imponente centro finanziario e
continua a crescere a vista d'occhio. La
capitale polacca sembra uscire da una favola di
Grimm, con i suoi giardini e i suoi verdi
parchi, gli stessi nei quali Giovanni Paolo II
celebrò numerose messe trasmesse in tutto il
mondo. Varsavia è multiforme, è variopinta, è
una città curiosa, romantica, emergente, che ama
conoscere e farsi conoscere.
![](foto/Palazzo%20della%20cultura%20e%20della%20scienza-S.jpg)
Insomma, una meta poco ambita, che si è rivelata
una sorprendente scoperta. Un viaggio attivo,
dinamico, emozionante. Un viaggio nell’amicizia
e con amicizia. La Polonia, con le sue luci, i
suoi odori, la sua bianca neve lascerà per
sempre un ricordo unico nel nostro cuore e nella
nostra mente. Grazie, Damian! |