Dall'11 al 15
febbraio 2012 tre classi del nostro istituto si
sono recate in viaggio
d'istruzione a Berlino,
una delle più rinomate capitali europee, dalla
storia tormentata e dal passato di grande
spessore.
Poche persone,
atmosfera tranquilla, qualche auto, palazzi
imponenti e bui: è così che Berlino si presenta
ai nostri occhi la prima sera, appena arrivati.
Una città anonima insomma.
Ci aspettiamo
freddo gelido, gruppi di ragazzi in giro per le
strade e, perché no, qualche personaggio famoso
a spasso per Alexander Platz, dove si svolge,
proprio mentre noi siamo in città, il Festival
del Cinema, ma di nuovo restiamo sorpresi: non
c'è nulla di tutto ciò.
Il tempo ci è
compagno: nevica poco e il freddo è
sopportabile, di gruppi di giovani in giro ce ne
sono ben pochi, il che ci lascia intendere quale
sia il vero tenore di vita dei berlinesi, chiusi
caratterialmente e stretti nei loro cappotti,
ognuno per proprio conto e, per concludere,
nessun grande attore in giro, ma tante persone
normali che si affrettano a far compere negli
enormi centri commerciali.
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Berlino pullula
di negozi, non quelli di alta moda tipicamente
parigini, ma quelli alla portata di tutti,
dimostrazione del fatto che sia una città
recente, nata ed estesasi in poco tempo, forse
solo dalla caduta del muro nell'89, quando la
vita ha ricominciato a scorrere tranquilla.
E in effetti si
risente ancora dei grandi disagi dei decenni
scorsi: l'economia non si è ancora ripresa alla
perfezione, ci spiega la nostra guida, e l'est
rimane, come 30 anni fa, arretrato e zoppicante.
Quello che resta
del muro oggi è stato decorato con dei murales
con rappresentazioni che commemorano un passato
ormai destinato a rimanere impresso nella storia
e, osservando quei disegni, si avverte la grande
esigenza di libertà e apertura che vigeva non
molto tempo fa.
Berlino è un
mondo a parte perché ruota intorno a pochi anni
di progresso, perché è completamente diversa
dalle nostre città, perché la cultura che
trasmette non è quella delle date e dei
monumenti, ma la realtà tangibile della gente
per strada, dei più anziani che hanno vissuto
storie singolari e le conservano in silenzio,
ognuno col proprio scrigno stretto al petto.
Insomma, Berlino
è novità e passato insieme, è parodia dei disagi
vissuti quando avanti alla porta di Brandeburgo
viene offerta la possibilità di farsi
fotografare a braccetto con dei finti soldati
che sono l'equivalente dei centurioni avanti al
nostro Colosseo, è la città dei giovani
maggiorenni che trascorrono i sabato sera nei
tipici pub tedeschi a sorseggiare birra...è la
città che in cinque giorni abbiamo
frettolosamente conosciuto, che ci ha accolti
con un sorriso curioso e che ci ha lasciato
tornare a casa con un po' di malinconia e voglia
di venire di nuovo a visitarla!!!
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