Si
rinnova il progetto pilota della Fondazione
Romano e del gruppo di studenti che collaborano
con il Giornale d’Istituto “Controluce”; ospiti
del quinto appuntamento sono Amedeo Votto e
Luigi Sagnella, studenti della 3B dell’indirizzo
di studi Scientifico. A coordinarli è la loro
prof.ssa Margherita Di Meo.
L’argomento della trattazione “Vado oltre:
processo di alfabetizzazione poetica ed emotiva”
è focalizzato sull’immenso potenziale
comunicativo e sulle infinite sfumature della
lirica poetica, dal mondo dei suoni e dei
fonemi, all’evocazione di particolari immagini
semantiche, un’intensa riflessione sull’io e sul
suo essere universale.
Sono
due le domande focali attorno alle quali si è
costruito il discorso: “Vado oltre…ma oltre
cosa? Cosa significa per noi ragazzi andare
oltre?” e “Come la forma più sublime della
letteratura riesce a scandagliare i fili
intrecciati dell’animo e a comunicare le sue
emozioni? “.
La
risposta viene sintetizzata appieno da Amedeo
Votto quando afferma che “Quando le parole si
riuniscono in versi, o sono avvolte dal soffio
dell’arte, oppure incantate in una dolce
melodia, è proprio in questo momento che inizia
quella strana magia che apre le porte al mondo
della poesia. Punti, virgole, sussurri, una
convulsa fascia sonora intessuta in una
cordicella di perle che di lemmi e di cuore
prendono forma”.
L’excursus culturale abbraccia infinite e
molteplici implicazioni, dal cinema alla musica,
passando per l’arte e per la letteratura, dal
passato al futuro, toccando il nostro presente:
“Fare poesia per e con i ragazzi non è in onore
dei cari programmi ministeriali, né per essere
al passo con il resto dell’Europa, bensì per
avviare noi studenti ad una formazione volta
alla conoscenza di noi stessi e della realtà che
ci circonda, un’espressione di sentimenti visti
da adulti con gli occhi di un bambino”.
Amedeo infatti, oltre a presentare il suo
preziosissimo lavoro, ha voluto riflettere su
temi attuali, quali la sfiducia che talvolta si
ripone nei giovani, oggi più di ieri, a dispetto
della grande voglia di fare che invece essi
hanno: sarebbe più congruo, nella società
contemporanea, spronare i ragazzi a tirare fuori
il lato nascosto di sé che è, il più delle
volte, quello migliore, invitandoli a produrre
un qualcosa che nasca da dentro e che non sia
semplice memoria di formule o testi.
È
ancora una volta così, scavando nel profondo
degli animi degli studenti, “linfa vitale” per i
loro insegnanti, volendo utilizzare una frase
della prof.ssa Di Meo, che si arriva a fare
Scuola con la S maiuscola ed è ancora una volta
così che l’I.I.S. Telesi@ dimostra di essere un
passo avanti rispetto agli altri.
Nel mezzo le composizioni dei due giovani poeti,
“ Temo di te”, “Coriandoli di sogni”, “L’ultima
primavera” e “L’ultimo (in)canto”, vincitrici di
importanti riconoscimenti a livello nazionale,
hanno toccato le anime degli uditori; poi
l’esibizione canora di Luigi ne “ La cura” di
Franco Battiato ha addirittura fatto scendere
qualche lacrima. Un susseguirsi di pensieri e
citazioni, un’altalena di emozioni e
suggestioni, un’atmosfera rarefatta ed
impalpabile. Un altro tassello che si aggiunge
al puzzle policromatico che la nostra scuola sta
poco per volta mettendo insieme, un mosaico di
idee che si fondono ad un vortice di fantasia
mista a creatività. Un gruppo di “poeti
artigiani”, come amano definirsi, che raccontano
di sé limando le parole che loro stessi generano
dal profondo del proprio cuore e mettendole
insieme in ammalianti giochi musicali, ambrosia
per le anime.
Perché la poesia? Perché i poeti?
“Perché è solo così che possiamo sperare di
migliorare noi stessi e oltrepassare il
precipizio, memori di ciò che siamo stati,
coscienti di ciò che siamo, senza temere i
paurosi mostri del domani”.
Alla fine dell’incontro i dovuti ringraziamenti
alla professoressa Di Meo e alla Preside Di
Sorbo, sempre presenti e pronte a credere nei
giovani: la grande commozione e i non pochi
applausi degli spettatori si accompagnano alle
parole del Dirigente Scolastico che interviene
per ricordare quanto le piccole soddisfazioni
quotidiane possano aprire ampi spiragli di luce
nel buio profondo dell’indifferenza. L’I.I.S.
Telesi@ offre quindi ai suoi studenti una nuova
possibilità di mettersi in gioco e di far venire
fuori la vera essenza che è intrinseca in
ognuno, quella che solo attraverso una buona
esegesi può essere riconosciuta e valorizzata
più di ogni altra cosa. |