Il
sole è appena calato su Swanage, il cielo è
limpido e ogni tanto qua e là appare una luce
antica ma nitida e luminosa come quella di una
stanza ancora in subbuglio. S’intravedono
quindici ragazzi tormentati dalla nostalgia di
casa e allo stesso tempo dal sogno che tutto
questo non finisca mai. Le valigie, ormai piene
fino all’orlo di ricordi, aspettano solo di
essere imbarcate. Si torna a casa, alla vita di
sempre.
Quella luce è dunque pronta a essere spenta, il
sipario sta per calare su questo palcoscenico
incantato: l’Inghilterra, un sogno per molti,
per noi una realtà fatta di cultura, educazione,
paesaggi mozzafiato e una buona dose di
divertimento. Un mix perfetto che ha reso questo
viaggio studio davvero indimenticabile.
Il
bilancio è dunque positivo, sebbene a volte ci
siano state piccole incomprensioni, ma del resto
è normale. Com’è normale che si siano strette
nuove amicizie, rinnovate le vecchie e forse sia
nato qualcosa in più, chi lo sa…
I
viaggiatori incantati sono allora pronti a
prendere la via del ritorno, migliori, più
maturi, più ricchi di parole e tanto altro.
L’emozione più grande, quella che solo un
viaggio sa darti, è stata la scoperta di noi
stessi, della nostra diversità o meglio unicità.
Un
ultimo sguardo rivolto verso il mare, a volte
mosso da vento sottile… Sembra stare lì, calmo,
in realtà ha girato il mondo, ha visto cose e
luoghi bellissimi, conosciuto persone incantate
come noi, sotto l’effetto di un dolce sortilegio
che piano piano sta perdendo la sua magia.
E’
ora di andare, ormai… le onde ci augurano buona
fortuna e m’ispirano l’ultimo (in) canto: |
Astanti al cielo, protratte alla terra
anime dormono attratte da fili d’oro.
Il
mio sguardo vaga nel solco di luna che trafigge
la notte.
Intorno vellutata quiete s’inoltra nell’eco
dell’ombra
che urla le note del mondo.
Rose d’argento illuminano il cammino del
viandante
passi incantati svelano sogni perduti
racchiusi oramai nell’oblio di un antico
tramonto. |