Chi si ferma è perduto, come il titolo di un
film. Dopo il primo posto provinciale, ecco un
altro riconoscimento per “Sulle tracce
dell’Unità d’Italia – Alla ricerca delle
origini”, video realizzato dagli studenti della
IVD per celebrare il 150° anniversario del
nostro Paese.
Questa volta si tratta del secondo premio
nazionale nell’ambito del XXVIII concorso di
cultura riservato ai giovani, indetto dalla
Società Dante Alighieri.
La
manifestazione celebrativa si svolgerà durante
l’80° Congresso Internazionale a Torino, dal 29
settembre al 2 ottobre e vedrà la partecipazione
di linguisti, docenti, importanti personalità
della politica, dell’economia e della cultura,
con oltre 200 delegati provenienti dall’Italia e
dall’estero.
Il
convegno “UNITÀ D’ITALIA E UNITÀ LINGUISTICA
TRA PASSATO E CONTEMPORANEITÀ. QUALE LINGUA NEL
2061?”analizzerà argomenti di estrema attualità,
dai rapporti di unità politica e identità
nazionale, alle molteplici relazioni tra la
letteratura e la lingua, considerando le
influenze delle nuove tecnologie e della
globalizzazione moderna ed evidenziando il
valore del nostro idioma per la formazione di
una coscienza comune a tutti gli italiani.
Seguiranno poi iniziative incentrate sulla
rivalutazione e sul potenziamento della lingua
come principale mezzo di comunicazione, per
sensibilizzare tutti ad un uso corretto e
consapevole delle parole, per ampliare la
propria competenza lessicale alla ricerca di
espressioni meno uniformi e consuetudinarie ma
più variegate.
La
stessa Divina Commedia verrà contestualizzata
nell’attualità e nell’immenso panorama del
quotidiano, associando ad ogni canto immagini e
realtà più tangibili alla nostra esistenza.
D’altronde questo è il messaggio che il nostro
video intende promuovere, quello di riscoprire
le infinite risorse dei fonemi e delle parole,
di un medesimo idioma capace di rinnovarsi e
arricchirsi senza lasciare nel dimenticatoio le
sublimi e classiche forme estetiche del passato,
sviluppando un processo di unificazione perpetuo
che conservi con gelosia di puntiglio i suoi
tratti più distintivi e li riporti alla luce,
rivalorizzandoli nell’uso comune e abituale.
Un
viaggio continuo, dai padri fondatori della
nostra cultura, Dante, Petrarca e Boccaccio,
fino all’epoca odierna, tra esperimenti
linguistici e interviste anacronistiche basate
su temi sempre in auge e diffusi. Scoprendo alla
fine che il risultato non cambia, che le parole
sono senza tempo e che proprio questa magica
atemporalità costituisce la loro forza più
grande. Perché la lingua, oltre che ad essere la
veste del nostro pensiero, è anche eternamente
immortale.
per saperne di più:
http://www.ladante.it/
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