Il
14 marzo è una data particolare, se letta
all’inglese dà il valore di quello che è forse
il più misterioso, affascinante e controverso
simbolo matematico, il pi greco. Il quarto
Simposio Mat^Nat, svoltosi lo scorso 13 e 14
marzo, ha avuto come tema proprio
quest’argomento: “3 e 14 nella Geometria e in
Pico Fonticulano”. Organizzato dalle
associazioni Pico Fonticulano e Matematica in
Natura con il patrocinio di ADT (Associazione
per la Didattica con le Tecnologie) nel
suggestivo scenario del Parco del Capriolo nel
borgo abruzzese di Fonticchio (AQ), il simposio,
avente come scopo sia la divulgazione
scientifica su temi interessanti e poco noti sia
la rivalutazione di tutta la zona terremotata, è
riuscito perfettamente a miscere utile dulci,
lasciando nei partecipanti la sensazione di aver
assistito a due incontri costruttivi e
interessanti e lo stimolo ad approfondire le
proprie conoscenze in materia.
L’Istituto Telesi@ è stato parte integrante
dell’evento. Dei 21 studenti che vi hanno preso
parte insieme alla Dirigente, due sono stati
relatori nella prima giornata. Dopo i saluti del
vice castellano (com’è chiamato il vice sindaco)
e del Presidente dell’associazione Pico
Fonticulano, Maria Federica Viscardi, III A
Liceo Classico, ha aperto il simposio parlando
dei rapporti numerici nelle parole della Torah
e, in particolare, della ricorrente e
significativa presenza del 3,14. Giovanni Burro,
VD Liceo Scientifico ha proseguito portando
l’attenzione sulla figura di Pico Fonticulano,
architetto di Fonticchio del XVI secolo celebre
per i suoi trattati di geometria, e quindi sul
ruolo della matematica dell’arte. Si scopre così
che la bellezza ha un valore numerico, 0,61, il
numero ϕ, che ricorre in pittura e architettura
dalle piramidi in poi.
A
seguire un ulteriore viaggio nel “π planet”
grazie agli studenti del liceo “Fiani” di
Torremaggiore (FG) e finalmente la Lectio
Magistralis del professor Mauro Cerasoli
dell’Università della Basilicata, la cui
eloquenza ha fatto viaggiare nel mondo affatto
astratto della matematica. La seconda giornata
ha visto gli interventi delle professoresse
Tiziana Bindo, Fabiola Testa e Grazia Cotroni, e
la visita guidata del paese. Si sono conclusi
così due giorni emozionanti, istruttivi ma
lontani dalla normale lezione scolastica, due
giorni che vorremmo vivere più spesso.
Alessandra Florio
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