![](foto/La-vita-accanto.jpg)
Si
tratta di un film struggente, non semplicemente
perché parla di camorra. È la storia del piccolo
Angelo, un bambino che vive in bilico tra due
mondi: da un lato la tentazione di cedere al
sistema camorristico e all’illegalità,
dall’altro la tensione verso una coscienza che,
nonostante la giovane età, gli suggerisce la
giusta strada da prendere.
Sullo sfondo della vicenda di Angelo le
microstorie di estrema attualità che si svolgono
tra i borghi di Caivano, Orta di Atella e
Marcianise e raccontano di ragazzi che lottano
contro il sistema e di tanti altri che di quel
sistema vogliono entrare a far parte a tutti i
costi.
In
tutto questo marcio il regista cerca di trovare
un lieto fine proprio attraverso la scelta di
Angelo, che decide di intraprendere la strada
della legalità a dispetto delle pressioni della
camorra. È la dimostrazione che una speranza di
salvarsi ancora c’è, anche se flebile e di
difficile attuazione.
Giuseppe Pizzo, originario di Orta di Atella, è
un poliziotto e lavora alla Direzione Centrale
Anticrimine della Polizia di Stato. Ha
pubblicato i romanzi “Scriptorium – Caccia ad un
Serial Killer” (Aetas 1997), “Imago” (Aetas
1998), “Il Tocco di Caino” (Revenge 2004).
Sceneggiatore di film, ha collaborato come
consulente alla sceneggiatura di “Gomorra” di
Matteo Garrone.
Il
suo primo cortometraggio come regista, “Nero
Apparente”, ha vinto il festival del cinema Riff
di Roma, e numerosi altri premi in Italia e
all’estero.
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http://cantieridilegalita.sanniopress.it/blog/?p=198
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