13
Aprile 2010 - ore 10:00
Assemblea d’Istituto
Cinema Modernissimo di Telese Terme
Incontro con Don Luigi Merola
I
ragazzi sono rimasti davvero entusiasti per
un’assemblea d’istituto che rimarrà nella
storia. Ospite d’eccezione, invitato
dall’Istituto d’Istruzione Superiore Telesi@,
Don Luigi Merola, il celebre e giovane prete
impegnato nella lotta alla camorra. E’ arrivato
puntuale al Cinema Modernissimo, luogo
dell’assemblea, ieri mattina, con la sua scorta,
quelli che lui chiama “gli angeli custodi
terreni”.
Ha 37 anni Luigi Merola, molti dei quali
trascorsi nel donarsi agli altri, alla sua
terra, alla verità. “Sono uno che non si fa i
fatti suoi” ha affermato all’inizio. “Appena
nominato parroco di Forcella, arrivai a Napoli e
mi misi a girare per la zona della mia nuova
parrocchia. All’improvviso un gruppo di uomini
mi immobilizzò e mi perquisì, non erano forze
dell’ordine, erano uomini di un clan!”
Ancora si emoziona a parlare della giovanissima
vittima della camorra nella sua parrocchia,
Annalisa Durante, uccisa a 14 anni per sbaglio
in un agguato tra clan. Lui che non si è mai
arreso, che ha accusato senza nessuna paura la
Camorra, facendo azioni concrete di contrasto.
“Cambiamo oggi per non morire domani” ha
affermato.
Un passaggio poi sulla sua scorta: “Vivere sotto
scorta è la cosa peggiore che si possa augurare,
vivi estraniato, non hai più la tua libertà!”
Tocca molti temi il coraggioso presbitero: dai
pessimi modelli “defilippiani” dei giovani, alle
dipendenze, alla malavita, all’Istruzione.
“L’Italia è come Donna Prassede dei Promessi
Sposi” ha dichiarato alla giovane platea “una
persona di poche idee e perlopiù confuse”. Don
Luigi, allontanato da Forcella per le minacce
ricevute, padre della Fondazione “A voce de
creature”, ora collabora al Ministero
dell’Istruzione. Dopo un periodo di dirigenza,
il nuovo Ministro l’ha nominato consulente
esterno, incarico che presto lascerà per passare
all’Antimafia.
“La droga è morte! Chiunque cominci, rimane
drogato a vita!” ha urlato senza remore.
“Dobbiamo imparare la Costituzione Italiana,
farla nostra, radicarla in noi! Almeno i primi
12 articoli sono da sapere a memoria!”. E poi il
passaggio sulle diversità: “Il diverso è
ricchezza, dobbiamo imparare dalle diversità”.
Dopo le domande degli studenti e dei docenti,
Don Luigi ha salutato gli studenti,
profondamente entusiasti per questa grande
opportunità.
Gianclaudio
Malgieri
Il
Corriere del Sannio
![](luigi_merola.jpg)
Don Luigi Merola è un giovane sacerdote di 37
anni, parroco della Chiesa di San Giorgio
Maggiore in Napoli.
È nato a Villaricca di Napoli il 14 dicembre
1972. Vive a Marano, comune a nord di Napoli con
la mamma casalinga e il papà, custode del
Seminario Maggiore di Napoli. Entra in Seminario
Minore “Paolo VI” a 13 anni, studia Liceo
Classico. Dopo la maturità classica si iscrive
alla Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale,
conseguendo a giugno 1996 prima il Baccalaureato
nella Sezione San Tommaso e poi a giugno 1999 la
Licenza in Spiritualità nella Sezione di S.
Luigi tenuta dai Padri Gesuiti a Posillipo. Tra
qualche mese discuterà la tesi per il
conseguimento del dottorato in teologia.
Ha insegnato religione nella scuola media
“Socrate” in Marano di Napoli dal '99 al 2000.
Attualmente è iscritto al terzo anno della
Facoltà di Scienze Sociali dell'Università
Telematica "Guglielmo Marconi" di Roma.
Ordinato sacerdote il 22 giugno 1997 nella
chiesa Cattedrale di Napoli dalle mani di Sua
Em.za il Cardinale Michele Giordano, inizia il
suo ministero pastorale a Marano come
vice-parroco, nella parrocchia S.Ludovico
D'Angiò, dove con i giovani organizza
l'assistenza serale ai barboni e ai senza dimora
della stazione centrale di Napoli. Si dedica
all'educazione dei bambini più disagiati,
organizzando un oratorio molto attivo. Nei tre
anni passati a Marano si impegna a combattere il
fenomeno dell'usura, riuscendo a salvare varie
famiglie da questa morsa.
Viene trasferito a Napoli, nel quartiere
Forcella il 1 ottobre del 2000 e la sua attività
si è da subito caratterizzata per il suo impegno
per la legalità e il riscatto civile e sociale
del quartiere.
In particolare è stato significativo il suo
contrasto allo spaccio della droga con una
collaborazione diretta con le forze dell'ordine,
che ha consentito nel febbraio del 2004,
l'arresto di 23 spacciatori.
Ma è stato l'omicidio di Annalisa Durante che ha
profondamente cambiato Forcella e la vita di don
Luigi. Annalisa era una bellissima ragazza di
appena 14 anni, che ha avuto la sfortuna di
trovarsi nel posto sbagliato la sera del 27
marzo dello scorso anno. Infatti, uno dei
camorristi, Salvatore Giuliano, bersaglio di un
attentato di camorra, si è fatto scudo col suo
corpo per salvarsi.
La morte di Annalisa ha scosso profondamente le
coscienze, anche perché il giorno del suo
funerale, don Luigi dall'altare, ha sferrato un
durissimo attacco alla camorra e soprattutto un
pressante invito a rompere il muro di omertà e
cominciare un cammino di riscatto civile.
Il
papà di Annalisa, Giannino, convinto da don
Luigi decise di donare gli organi delle figlia e
soprattutto di rompere il muro di silenzio,
costituendosi parte civile nel processo contro
gli assassini di sua figlia. A questo è seguita
una mobilitazione nel quartiere che dura ancora
oggi.
Purtroppo, dopo pochi giorni dal funerale, sono
iniziati i primi problemi di sicurezza per don
Luigi che dall'aprile 2004 vive sotto scorta,
con un'auto blindata e con una tutela di tre
uomini.
http://nuke.avocedecreature.it/
![](voce_logo.jpg)
L'attività di questo sacerdote è rivolta oggi in
particolare, ai bambini del quartiere, che
ritrovano la parrocchia come unico punto di
aggregazione e alternativa alla strada. Ha
organizzato per loro laboratori di teatro,
ballo, canto e quest'anno anche un corso di
alfabetizzazione informatica.
Per la sua grande capacità di comunicazione e
per la sua autenticità, don Luigi è ormai un
simbolo alla lotta alla camorra che va molto al
di là di Forcella. Da gennaio a giugno di
quest'anno, ha promosso insieme con
l'Associazione "Percorsi di fraternità",
espressione laica del Movimento dei Focolari un
corso di Educazione Civica sulla Legalità. Il
Corso ha visto il coinvolgimento di molte realtà
associative e del volontariato e si è svolto
proprio nella Scuola del quartiere.
Ha
promosso la costituzione dell'Associazione
"Annalisa Durante", alla quale hanno aderito
numerose associazioni e personalità. Lo scopo di
tale Associazione è quello di costituire quanto
prima una Fondazione che, in nome di Annalisa,
continui l'azione di promozione sociale nel
quartiere, con progetti di recupero dei bambini
disagiati, la lotta alla devianza sociale, la
diffusione della cultura della legalità, lo
sviluppo economico e occupazionale di Forcella e
dei quartieri più a rischio della città.
Ha ricevuto vari riconoscimenti, tra cui quello
del "Rotary club internazionale", il Premio
"Chiavi del sorriso" della Fondazione Unipol, il
Premio dell'Associazione Libri Italiani, la
"Medaglia della carità" dell'Associazione "Elena
di Savoia".
Ha
partecipato quest'anno al Premio Napoli, come
relatore sul tema dell'amicizia tra i popoli. Da
6 mesi è opinionista del quotidiano "La
Repubblica, edizione della Campania", dove
pubblica ogni domenica un suo articolo di fondo.
Pur se fatto oggetto di minacce e costretto a
vivere sotto scorta, don Merola ha proseguito il
suo impegno per sensibilizzare i suoi
parrocchiani contro la criminalità organizzata.
![](don_luigi_merola.jpg) |