11 aprile 2010

 

Assemblea d'Istituto con Don Luigi Merola

 

 

13 Aprile 2010 - ore 10:00

Assemblea d’Istituto

Cinema Modernissimo di Telese Terme


Incontro con Don Luigi Merola

 

 

I ragazzi sono rimasti davvero entusiasti per un’assemblea d’istituto che rimarrà nella storia. Ospite d’eccezione, invitato dall’Istituto d’Istruzione Superiore Telesi@, Don Luigi Merola, il celebre e giovane prete impegnato nella lotta alla camorra. E’ arrivato puntuale al Cinema Modernissimo, luogo dell’assemblea, ieri mattina, con la sua scorta, quelli che lui chiama “gli angeli custodi terreni”.


Ha 37 anni Luigi Merola, molti dei quali trascorsi nel donarsi agli altri, alla sua terra, alla verità. “Sono uno che non si fa i fatti suoi” ha affermato all’inizio. “Appena nominato parroco di Forcella, arrivai a Napoli e mi misi a girare per la zona della mia nuova parrocchia. All’improvviso un gruppo di uomini mi immobilizzò e mi perquisì, non erano forze dell’ordine, erano uomini di un clan!”


Ancora si emoziona a parlare della giovanissima vittima della camorra nella sua parrocchia, Annalisa Durante, uccisa a 14 anni per sbaglio in un agguato tra clan. Lui che non si è mai arreso, che ha accusato senza nessuna paura la Camorra, facendo azioni concrete di contrasto. “Cambiamo oggi per non morire domani” ha affermato.
Un passaggio poi sulla sua scorta: “Vivere sotto scorta è la cosa peggiore che si possa augurare, vivi estraniato, non hai più la tua libertà!”


Tocca molti temi il coraggioso presbitero: dai pessimi modelli “defilippiani” dei giovani, alle dipendenze, alla malavita, all’Istruzione.


“L’Italia è come Donna Prassede dei Promessi Sposi” ha dichiarato alla giovane platea “una persona di poche idee e perlopiù confuse”. Don Luigi, allontanato da Forcella per le minacce ricevute, padre della Fondazione “A voce de creature”, ora collabora al Ministero dell’Istruzione. Dopo un periodo di dirigenza, il nuovo Ministro l’ha nominato consulente esterno, incarico che presto lascerà per passare all’Antimafia.


“La droga è morte! Chiunque cominci, rimane drogato a vita!” ha urlato senza remore. “Dobbiamo imparare la Costituzione Italiana, farla nostra, radicarla in noi! Almeno i primi 12 articoli sono da sapere a memoria!”. E poi il passaggio sulle diversità: “Il diverso è ricchezza, dobbiamo imparare dalle diversità”.


Dopo le domande degli studenti e dei docenti, Don Luigi ha salutato gli studenti, profondamente entusiasti per questa grande opportunità.

 

Gianclaudio Malgieri

Il Corriere del Sannio

 

 

 

Don Luigi Merola è un giovane sacerdote di 37 anni, parroco della Chiesa di San Giorgio Maggiore in Napoli.


È nato a Villaricca di Napoli il 14 dicembre 1972. Vive a Marano, comune a nord di Napoli con la mamma casalinga e il papà, custode del Seminario Maggiore di Napoli. Entra in Seminario Minore “Paolo VI” a 13 anni, studia Liceo Classico. Dopo la maturità classica si iscrive alla Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, conseguendo a giugno 1996 prima il Baccalaureato nella Sezione San Tommaso e poi a giugno 1999 la Licenza in Spiritualità nella Sezione di S. Luigi tenuta dai Padri Gesuiti a Posillipo. Tra qualche mese discuterà la tesi per il conseguimento del dottorato in teologia.


Ha insegnato religione nella scuola media “Socrate” in Marano di Napoli dal '99 al 2000. Attualmente è iscritto al terzo anno della Facoltà di Scienze Sociali dell'Università Telematica "Guglielmo Marconi" di Roma.

 

Ordinato sacerdote il 22 giugno 1997 nella chiesa Cattedrale di Napoli dalle mani di Sua Em.za il Cardinale Michele Giordano, inizia il suo ministero pastorale a Marano come vice-parroco, nella parrocchia S.Ludovico D'Angiò, dove con i giovani organizza l'assistenza serale ai barboni e ai senza dimora della stazione centrale di Napoli. Si dedica all'educazione dei bambini più disagiati, organizzando un oratorio molto attivo. Nei tre anni passati a Marano si impegna a combattere il fenomeno dell'usura, riuscendo a salvare varie famiglie da questa morsa.

 

Viene trasferito a Napoli, nel quartiere Forcella il 1 ottobre del 2000 e la sua attività si è da subito caratterizzata per il suo impegno per la legalità e il riscatto civile e sociale del quartiere.


In particolare è stato significativo il suo contrasto allo spaccio della droga con una collaborazione diretta con le forze dell'ordine, che ha consentito nel febbraio del 2004, l'arresto di 23 spacciatori.


Ma è stato l'omicidio di Annalisa Durante che ha profondamente cambiato Forcella e la vita di don Luigi. Annalisa era una bellissima ragazza di appena 14 anni, che ha avuto la sfortuna di trovarsi nel posto sbagliato la sera del 27 marzo dello scorso anno. Infatti, uno dei camorristi, Salvatore Giuliano, bersaglio di un attentato di camorra, si è fatto scudo col suo corpo per salvarsi.


La morte di Annalisa ha scosso profondamente le coscienze, anche perché il giorno del suo funerale, don Luigi dall'altare, ha sferrato un durissimo attacco alla camorra e soprattutto un pressante invito a rompere il muro di omertà e cominciare un cammino di riscatto civile.
 

Il papà di Annalisa, Giannino, convinto da don Luigi decise di donare gli organi delle figlia e soprattutto di rompere il muro di silenzio, costituendosi parte civile nel processo contro gli assassini di sua figlia. A questo è seguita una mobilitazione nel quartiere che dura ancora oggi.

 

Purtroppo, dopo pochi giorni dal funerale, sono iniziati i primi problemi di sicurezza per don Luigi che dall'aprile 2004 vive sotto scorta, con un'auto blindata e con una tutela di tre uomini.

 

http://nuke.avocedecreature.it/

 


L'attività di questo sacerdote è rivolta oggi in particolare, ai bambini del quartiere, che ritrovano la parrocchia come unico punto di aggregazione e alternativa alla strada. Ha organizzato per loro laboratori di teatro, ballo, canto e quest'anno anche un corso di alfabetizzazione informatica.

 

Per la sua grande capacità di comunicazione e per la sua autenticità, don Luigi è ormai un simbolo alla lotta alla camorra che va molto al di là di Forcella. Da gennaio a giugno di quest'anno, ha promosso insieme con l'Associazione "Percorsi di fraternità", espressione laica del Movimento dei Focolari un corso di Educazione Civica sulla Legalità. Il Corso ha visto il coinvolgimento di molte realtà associative e del volontariato e si è svolto proprio nella Scuola del quartiere.

 

Ha promosso la costituzione dell'Associazione "Annalisa Durante", alla quale hanno aderito numerose associazioni e personalità. Lo scopo di tale Associazione è quello di costituire quanto prima una Fondazione che, in nome di Annalisa, continui l'azione di promozione sociale nel quartiere, con progetti di recupero dei bambini disagiati, la lotta alla devianza sociale, la diffusione della cultura della legalità, lo sviluppo economico e occupazionale di Forcella e dei quartieri più a rischio della città.


Ha ricevuto vari riconoscimenti, tra cui quello del "Rotary club internazionale", il Premio "Chiavi del sorriso" della Fondazione Unipol, il Premio dell'Associazione Libri Italiani, la "Medaglia della carità" dell'Associazione "Elena di Savoia".

 

Ha partecipato quest'anno al Premio Napoli, come relatore sul tema dell'amicizia tra i popoli. Da 6 mesi è opinionista del quotidiano "La Repubblica, edizione della Campania", dove pubblica ogni domenica un suo articolo di fondo.

 

Pur se fatto oggetto di minacce e costretto a vivere sotto scorta, don Merola ha proseguito il suo impegno per sensibilizzare i suoi parrocchiani contro la criminalità organizzata.