Auguri, Education 2.0, e buon convegno!
di
Carlo Nati,
pubblicato il 22/04/2010
I vincoli di tempo e di spazio hanno
costretto i membri del comitato di
valutazione a selezionare solo alcuni
contributi per le sessioni “vis-à-vis” che
verranno ospitate nella meravigliosa cornice
architettonica dell’Istituto
degli Innocenti.
A questo proposito, si intende sottolineare
che l’appuntamento del 23 aprile costituisce
uno stadio essenziale nell’ambito del
processo di costruzione della Community.
Ormai da un anno i lettori si incontrano
quotidianamente in rete per discutere di
scuola, di educazione, di esperienze
didattiche. Education 2.0 è riuscita a
catalizzare queste energie consolidando una
rete fittissima di relazioni, tutte con un
denominatore comune: la collaborazione tra
pari. Insegnanti, studiosi, dirigenti,
responsabili di enti e istituzioni si
confrontano, dunque, senza subordinazioni
gerarchiche tra le pagine della rivista.
Sotto questo profilo appare evidente che il
seminario si pone come un momento di studio
e di confronto scientifico privo di ogni
connotazione competitiva. Tant’è che tutti i
contributi giunti alla redazione saranno
pubblicati.
Già a partire da questa settimana,
all’interno delle aree tematiche sono state
selezionate, per la condivisione asincrona,
le prime esperienze didattiche
caratterizzate da una visione sistemica e
dalla esplorazione di alcune opzioni
operative offerte dall’autonomia scolastica,
nell’ambito della ricerca educativa.
Attraverso un
intervento audiovisivo
il Prof. Luigi Berlinguer ha sottolineato il
carattere scientifico-sperimentale della
comunità che si sta via via costruendo
attorno agli script di Education 2.0.
Il confronto sulle esperienze didattiche
verrà utilizzato per ragionare sui modelli
sperimentali adottati nelle scuole, in
aperta opposizione con chi pensa che
l’innovazione possa essere realizzata
unicamente a colpi di Decreto Legge o di
Circolare Ministeriale.
Il mondo dell’educazione non ne può più dei
progetti di carta!
Ecco perché la scuola nuova nasce dal basso,
dalle esperienze quotidiane, dalla
sperimentazione, dal protagonismo di tutti
gli attori del processo educativo.
E ancora una volta, anche in questa
occasione, i docenti hanno risposto alla
chiamata con professionalità e generosità.
L’analisi approfondita dei modelli didattici
presentati dalle scuole potrà essere utile
per affinare e contestualizzare le proposte
nell’ambito di una possibile riproposizione
critica in contesti diversi.
Dietro ogni
modello
si cela una rappresentazione astratta e
semplificata della realtà; questo seminario
si propone di ragionare sugli effetti –
positivi e negativi – che le sperimentazioni
producono nell’ambito del processo di
apprendimento. Progetto, sperimentazione
operativa, analisi dei dati, questo sarà
l’algoritmo ricorsivo di comparazione del
modello astratto con la realtà - complessa e
multivariata - che contraddistingue il
sistema educativo.
Modelli, linguaggi, comunità e innovazione
saranno le parole d’ordine del seminario. Ma
attenzione! Come sempre, il termine “nuovo”
non assume automaticamente una connotazione
migliorativa: la valutazione scientifica
degli effetti di ogni modello innovativo – a
una scala adeguata - non potrà che riferirsi
a coloro che consideriamo, da sempre, come i
protagonisti assoluti del sistema educativo:
gli studenti.
Per seguire il convegno in streaming:
http://www.educationduepuntozero.it/ustream.shtml